SENIGALLIA – «Mi è dispiaciuto molto come sono stati ricostruiti i fatti. È vero che ho indicato io il giorno e soprattutto l’orario per la consegna delle firme. Poi ho avuto notizia che proprio stamattina mi sarei dovuto trovare da tutt’altra parte, per cui la mia segreteria li ha contattati per spostare l’orario o il giorno. Mi sarei atteso una comunicazione in relazione allo spostamento di questa cosa, che però non è avvenuta». Con queste parole il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti ricostruisce la vicenda scaturita in una polemica per la sua assenza durante la consegna delle oltre 10mila firme di cittadini e cittadine contrarie al progetto del nuovo ponte Garibaldi.
«Se ci fosse stata una maggiore correttezza istituzionale, tutto si sarebbe potuto svolgere nella piena normalità» continua Olivetti. «Non so se poi questa polemica sia servita a qualcuno per magari dipingere sotto altra veste me stesso, ma io credo appunto che la verità è l’unica cosa che conta».
La presenza del primo cittadino alla consegna delle firme aveva solo una valenza simbolica, dato che comunque dovevano essere protocollate in un altro ufficio, ma la sua assenza ha scatenato la reazione delle associazioni e di tanti cittadini che hanno parlato di «imbarazzante fuga dalle responsabilità». «Mi dispiace di questa strumentalizzazione» ha replicato il sindaco aggiungendo che le firme verranno poi trasferite al vicecommissario all’alluvione 2022 Stefano Babini.
Sul peso politico delle 10mila firme e sulla questione più generale del nuovo ponte Garibaldi, Olivetti risponde che «Non abbiamo scelto noi quella forma. Faremo presente alla struttura commissariale la volontà dei cittadini di Senigallia, almeno di quelli che hanno poi espresso una loro posizione. La scelta è stata fatta dalla struttura commissariale su motivazioni di sicurezza. Come comune, quello che potevamo fare lo abbiamo fatto, soprattutto da un punto di vista tecnico, all’interno della conferenza di servizi, con i pareri che sono stati espressi, ma sotto questo aspetto noi continueremo a monitorare quello che avverrà».