SENIGALLIA – Ieri pomeriggio 23 luglio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Senigallia hanno arrestato in flagranza, per tentata truffa, possesso di documenti falsi e uso di atto falso, una 66enne napoletana, già nota alle forze dell’ordine quale presunta autrice di analoghi tentativi di truffa in danno di istituti di credito. I militari hanno acquisito informazioni circa alcune operazioni bancarie sospette da parte di una donna, che aveva da ultimo richiesto l’apertura di un conto corrente presso la filiale di Senigallia del Credito Cooperativo di Fano. Presi contatti con il direttore della filiale, i Carabinieri hanno atteso in incognito l’arrivo della donna che, accomodatasi come nulla fosse alla scrivania del direttore, all’atto di formalizzare l’apertura del conto corrente ha prodotto una carta di identità e una tessera sanitaria con le generalità di una donna di Campobasso (ma residente a Senigallia). I Carabinieri sono quindi intervenuti, bloccando l’aspirante correntista e sottoponendo ad accurati approfondimenti i documenti prodotti. Le generalità utilizzate per commettere il tentativo di truffa sono risultate effettivamente esistenti, ma ovviamente appartenenti ad una persona diversa e totalmente estranea ai fatti. La carte di identità e la tessera sanitaria sono invece risultate false. La donna è stata quindi tratta in arresto e ristretta in cella di sicurezza; stamattina si è celebrata l’udienza dinanzi al Tribunale di Ancona che ha convalidato l’arresto.
Questa tipologia di truffe in danno degli istituti di credito è piuttosto diffusa in ambito nazionale, anche se nella Provincia di Ancona nel recente periodo non si sono registrati episodi analoghi a quello che ha portato all’arresto della 66enne. Lo schema seguito solitamente dai truffatori è spesso il seguente: all’apertura di un conto corrente intestato a persona fittizia, segue solitamente il versamento di un assegno (falso o contraffatto) quale provvista del conto stesso. Tuttavia mentre il circuito bancario completa gli accertamenti sul titolo solitamente i truffatori effettuano prelievi bancomat entro il limite giornaliero previsto, potendo così raggiungere somme importanti prima che il conto venga bloccato.