ANCONA – Varata nello stabilimento di Ancona di Fincantieri “Viking Mira”. Si tratta della nuova nave da crociera in costruzione per la società armatrice Viking. La nave entrerà in servizio nella primavera del 2026, offrendo itinerari nel Mediterraneo e nel Nord Europa.
Alla cerimonia di varo, occasione che segna il passaggio alla fase finale di allestimento e rifinitura degli interni, hanno presenziato Gilberto Tobaldi, direttore dello Stabilimento di Ancona, e Gastone Lazzari, new building site Team Manager Viking.
La descrizione
Con una stazza lorda di circa 54.300 tonnellate, “Viking Mira” sarà dotata di 499 cabine e potrà ospitare a bordo fino a 998 passeggeri. L’unità appartiene al segmento delle navi da crociera di piccole dimensioni e fa parte della flotta delle navi da crociera Viking tutte costruite da Fincantieri. Il rapporto di lunga durata tra l’armatore e il Gruppo può contare oggi su un totale di 28 navi, considerando le unità consegnate, quelle già ordinate, i contratti sottoscritti e gli accordi di opzione recentemente siglati.
Tutte le unità Viking sono costruite in conformità con le più aggiornate normative internazionali in materia di navigazione e sicurezza, e sono equipaggiate con motori ad alta efficienza e sistemi avanzati che riducono al minimo l’inquinamento dei gas di scarico, in grado di soddisfare i più stringenti requisiti ambientali.
Il cantiere di Ancona si conferma uno dei poli produttivi più strategici del Gruppo. Con un’area di 360.000 m², con una capacità produttiva di 60.000 TSL, sistemi di sollevamento fino a 500 tonnellate e potenzialità scafo di 1.200 tonnellate al mese. Dal 2009, sono già state consegnate 20 navi, grazie all’impegno quotidiano di circa 3.700 lavoratori, provenienti da diverse nazionalità, esperienze e generazioni, uniti da un obiettivo industriale comune e concreto. Nel solco dell’innovazione, il cantiere è parte attiva del programma Operations Excellence, che prevede l’introduzione di tecnologie avanzate, robotica e IA per incrementare l’efficienza e migliorare la qualità del lavoro.