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Ucraina, Ambasciata dei Diritti: «Subito corridoi umanitari per donne, bambini e migranti. Uomini disertino»

L'Ambasciata dei Diritti delle Marche punta il dito contro la corsa agli armamenti e si schiera contro il conflitto che sta mietendo vittime, sfollati e distruzione: «Nè con Putin nè con Nato»

Kiev (adobe stock, immagine di repertorio)

ANCONA – Subito un corridoio umanitario e frontiere aperte per far uscire dall’Ucraina chi vuole scappare dalla guerra. È l’appello lanciato dall‘Ambasciata dei diritti Marche alle istituzioni. L’associazione si schiera contro il conflitto che sta mietendo vittime, sfollati e distruzione.

Ambasciata dei diritti al presidio sotto la Prefettura di Ancona

«Né con Putin né con la Nato – spiega Valentina Giuliodori dell’Ambasciata dei Diritti delle Marche -, occorre fermare questa guerra e permettere alle persone di poter lasciare l’Ucraina, non solo alle donne e ai bambini, ma anche ai migranti di origine indiana e africana bloccati al confine ucraino. L’invito a tutti gli uomini che non vogliono contribuire alla guerra combattendo è scegliere la diserzione».

Secondo l’Ambasciata dei Diritti delle Marche «per uscire da questa situazione è necessario abbassare i toni, cosa che non sta avvenendo in questo momento. Invece di ridurre la tensione per cercare di far cessare il conflitto, è in atto la demonizzazione dei russi e una corsa agli armamenti senza precedenti: tutto sta contribuendo all’escalation di tensione. Occorrerebbe far uscire l’Italia dalla Nato, per non continuare a soffiare sul fuoco di questa guerra».

Guardando agli interventi posti in atto dal governo italiano, l’Ambasciata dei Diritti punta il dito contro il nuovo stato d’emergenza varato dall’esecutivo legato alla guerra e alla situazione «dei gravi rincari energetici delle bollette». «Le frontiere vanno aperte in tutti i conflitti – spiega – bisogna creare corridoi umanitari sempre».

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