SENIGALLIA – Ancora un atto vandalico ai bagni pubblici realizzati all’interno del parco della Pace a Senigallia. Erano stati da pochissimo risistemati, dopo un precedente episodio vandalico che aveva riguardato la porta. Stavolta, oltre all’infisso, i giovani teppisti se la sono presa anche con più violenza, divertendosi non solo a sfondare la porta ma anche a rompere la maniglia e a danneggiare la luce della struttura.
A darne annuncio è stato il sindaco Massimo Olivetti, affiancato dall’assessora all’ambiente Elena Campagnolo. Il sindaco ha espresso profonda indignazione per l’episodio che va a togliere servizi a scapito di tutta la cittadinanza. E che non rappresenta un caso isolato. Come riportato dagli amministratori: ai danni al parco e ai giardinetti sparsi per la città si aggiungono anche quelli ai bagni pubblici del lungomare senigalliese. Danni ma anche piccoli furti di pezzi come le doccette per le persone con disabilità, le maniglie, i portasapone, per cui serve un lavoro di smontaggio. E quindi la volontà di portarsi via il pezzo.
Roba di poco conto, ovviamente, ma che sta a evidenziare uno scarsissimo senso civico e che sul periodo annuale comunque costringono a più interventi per migliaia di euro. Più significativo il singolo danno invece al parco della Pace: qui il “costo” è stato stimato in 300-400 euro. «Stiamo valutando se installare una porta antisfondamento – ha aggiunto Campagnolo – perché sarebbe la terza sistemazione nel giro di qualche mese». Anche la polizia locale farà più passaggi in zona parco per disincentivare atti vandalici e comportamenti incivili.
«Ma soprattutto deve arrivare un messaggio a chi fa questi gesti ignobili – ha fatto eco il primo cittadino – che colpiscono l’intera comunità. Ma avverto già da adesso che d’ora in poi ci doteremo di un sistema di videosorveglianza e denunceremo i responsabili». L’impianto, che sta per diventare realtà, sarà posizionato sia sul lungomare, sia in alcuni punti strategici della città anche per disincentivare l’abbandono di rifiuti (per cui esistono isole ecologiche, centri ambiente e persino il ritiro gratuito a domicilio degli ingombranti), e sia al parco in questione, dove «non si capisce l’accanimento su questo tipo di strutture. Ma ora la pazienza è finita» conclude amareggiato il sindaco.


