Jesi, dimissioni dal Comitato Smia: è scontro tra Gubbi e Lenti
Jesi-Fabriano

Jesi, in 4 via dal Comitato Smia: è scontro. Gubbi: «Messi in piazza». Lenti: «Le dimissioni per il suo operato»

Dei nove componenti il direttivo eletti nel 2023, in quattro hanno di recente rassegnato le dimissioni. Mentre un quinto le ha prima presentate e poi revocate

La bandiera della Pace esposta alla balconata del Comune di Jesi

JESI – Dimissioni dal Comitato di quartiere Smia – Zona Industriale, è scontro tra il presidente del Comitato rimasto in carica, Paolo Gubbi e l’assessora alla partecipazione Paola Lenti. L’antefatto: dei nove componenti il direttivo eletti nel 2023, in quattro hanno di recente rassegnato le dimissioni. Mentre un quinto le ha prima presentate e poi revocate. Nel dettaglio, a dimettersi sono stati la vice presidente Carla Tiberi, Catiuscia Ceccarelli, Attilio Paccusse e Michele Copparoni. Ha revocato le proprie dimissioni Barbara Marasca. Con lei restano nel Direttivo il presidente Paolo Gubbi, Silvia Bellagamba, Massimiliano Barchiesi e Mario Muscoloni.

Dimissioni Smia, Gubbi: «Metodo poco ortodosso dell’assessora Lenti»

Paolo Gubbi, Coordinatore Consulta per la Pace di Jesi
Paolo Gubbi

Dice Paolo Gubbi: «A seguito della pubblicazione delle dimissioni avvenute all’interno del Direttivo del Comitato di Quartiere “Smia-Zona ind.”, con tanto di nomi e cognomi esposti in prima pagina, riteniamo che si sia attuato, da parte dell’Assessora alla Partecipazione, un metodo poco ortodosso visto che, la lettera di dimissioni, contrariamente ai verbali, è un atto privato, quasi intimo da parte di chi la scrive. Inoltre, la stessa Assessora, nel giro di un quarto d’ora, scrive 3 mail a codesto Comitato concludendo con una convocazione a palazzo, nel tentativo, vano ed inutile, di ricucire una frattura insanabile all’interno del Direttivo.Il suo rammarico per l’accaduto è pari a quello di chi presiede codesto CQ che si aspettava una telefonata da parte della stessa, mai arrivata. È evidente che si è preferito, ancora una volta, esporre il Comitato “Smia” sulla pubblica piazza segno che l’azione e l’attività da esso svolte, in circa un anno dalla creazione dei Comitati, non sono state ben tollerate da questa Amministrazione Comunale. Concludiamo affermando, con tutta la forza e l’orgoglio di rappresentare i cittadini che ci hanno eletto nel Direttivo, che il Comitato “Smia-Zona ind.” è vivo e vegeto e proseguirà il percorso intrapreso perseguendo sempre l’interesse ed il bene comuni della Comunità che rappresenta».

Dimissioni Smia, Lenti: «Doveroso renderle pubbliche, rinnovo l’invito al confronto»

Replica l’assessora alla partecipazione Paola Lenti: «Prendo atto del comunicato del Presidente del Comitato Smia-Zona industriale e rinnovo l’invito ad incontrarci nella sede Comunale per un confronto relativo alle dimissioni di quattro componenti del Direttivo da lui presieduto. Visto che le motivazioni addotte dai componenti dimissionari/e hanno a che vedere con il suo operato, e non quindi con questioni “intime e personali”, l’Amministrazione ha il dovere di rendere pubblica una situazione che riguarda l’attività di rappresentanti che una parte di Città ha eletto – tanto lui, quanto tutti le/gli altri membri del direttivo – in veste di un determinato ruolo e di ringraziare pubblicamente chi si è messo comunque al servizio della comunità, rafforzando l’idea che i Comitati rappresentano un valore aggiunto per la città nel lavorare in maniera condivisa, costruttiva e propositiva».

Paola Lenti

Prosegue Lenti: «Si rinnova pertanto l’invito al Presidente e al resto dell’attuale direttivo (il solo al momento legittimo, come da Regolamento) a raggiungerci nella sede comunale, poiché solo partecipando a questo confronto di persona potrà evidentemente rispondere a quelle criticità che i membri dimissionari/e hanno rilevato relativamente all’interpretazione del suo ruolo nella lettera inviataci. Si ricorda, infine, che il Comitato di quartiere è un Istituto di partecipazione che fa parte dell’Amministrazione e con essa dovrebbe confrontarsi, non negarsi, soprattutto nei momenti di difficoltà, come quello attuale, sicuramente non attribuibili a questa Amministrazione. Le comunicazioni, che come assessora ho ritenuto legittimamente di fare, tramite l’ufficio competente, non sono invece altro che il ringraziamento diretto nei confronti di chi, pur scegliendo oggi di abbandonare questo percorso, ha contribuito con impegno a dare vita a tale iniziativa partecipativa. Nella speranza che il Presidente e il Direttivo intendano presentarsi in Comune, come da invito, confido in un proficuo confronto per comprendere più a fondo le ragioni di queste defezioni e capire insieme quale possa essere il clima giusto per ripartire in maniera costruttiva e trasparente, anche mediante la surroga dei componenti da prevedere secondo le modalità indicate dal regolamento e specificate anche con nota del Comune del 10 febbraio scorso».