Jesi-Fabriano

Jesi, l’assemblea Stop Edison ad Ancona per «tenere il fiato sul collo» su chi deciderà

Sit-in davanti alla Provincia per ribadire il "no" alla realizzazione dell'impianto di trattamento di rifiuti anche pericolosi

L'assemblea Stop Edison riunita stamattina davanti alla Provincia

ANCONA – Si sono ritrovati tutti stamattina 7 maggio davanti alla sede della Provincia di Ancona per manifestare nuovamente il proprio dissenso e ribadire il proprio “no” all’impianto Edison di trattamento e smaltimento di rifiuti pericolosi, all’apertura dei lavori della conferenza di servizi. La conferenza, infatti, nei prossimi mesi dovrà decidere sulla richiesta di autorizzare o meno la realizzazione dell’impianto Edison contro cui manifesta, appunto, l’assemblea permanente Stop Edison che ha organizzato il sit-in di stamattina. Nella circostanza i partecipanti dell’assemblea hanno ricordato con cartelli e striscioni anche l’invito alla cittadinanza di Jesi a partecipare alla manifestazione che sabato 14 giugno partirà da Porta Valle a Jesi proprio con lo scopo di affermare il proprio deciso no all’impianto Edison. 

«La conferenza di servizi è il luogo dove si riuniscono gli enti per prendere la decisione su quest’impianto – spiega Enza Amici, una delle manifestanti –. La popolazione è contraria, abbiamo già fatto numerose iniziative e vorremmo che la conferenza di servizi non fosse solo un confronto tecnico, ma anche un luogo dove la decisione sia presa dal punto di vista politico. L’opposizione della popolazione, secondo noi, deve essere un criterio che ha valore come altri e che deve essere preso in considerazione. Non c’è solo la considerazione dell’impianto, ma il problema per noi è la gestione, che non è pubblica ma in mano a una multinazionale. E questo riteniamo che non sia una garanzia». 

Con oggi inizia infatti una nuova fase del percorso decisionale, una fase in cui la conferenza dei servizi effettuerà la propria valutazione ambientale e deciderà entro novanta giorni a partire da oggi. Per questa ragione l’assemblea permanente Stop Edison s’è riunita stamattina davanti al palazzo della Provincia di Ancona. Sulla questione anche Paolo Gubbi, presidente del comitato di quartiere Smia-Zona industriale di Jesi dove dovrebbe sorgere l’impianto Edison e membro dell’assemblea permanente: «Il comitato di quartiere insieme ad altre associazioni e cittadini è confluito nell’associazione stop Edison – afferma Gubbi –. Una lotta che cerchiamo di portare avanti per rendere consapevole la gente dei rischi che stiamo correndo. Oggi siamo qui per condizionare coloro che dovranno prendere la decisione con la nostra presenza che dovrà avere peso nel momento in cui si dovrà dire sì o no, una contrarietà che stiamo esprimendo da un anno con tutti gli eventi possibili e organizzabili. Oggi è la prima seduta della conferenza di servizi per arrivare al parere, ma poi deciderà la Provincia. Siamo qui per tenere tutti con il fiato sul collo e per ricordare che la città di Jesi e il suo territorio sono contrari».