Jesi-Fabriano

Contributi cultura, Butini: «Mai come quest’anno Jesi sta proponendo i valori della propria identità»

L'assessore in risposta alle richieste di chiarimenti dell'opposizione sulla concessione dei supporti economici: «Nostro il primo bando per la massima trasparenza, prima la scelta era 100% discrezionale. Premiato che ha seguito i criteri»

Luca Butini

JESI – «Per la concessione dei contributi ai progetti culturali e turistici, questo assessorato ha deciso di istituire per la prima volta un bando, che in precedenza non esisteva. Proprio per favorire l’accesso ai sostegni e la massima trasparenza, quando prima l’assegnazione dei fondi era 100% discrezionalità dell’assessore». Così Luca Butini, assessore alla cultura del Comune di Jesi, davanti alle richieste di chiarimenti da parte dell’opposizione sui contributi concessi per l’anno 2021.

«Sono state 31 le domande pervenute – aveva fatto il punto la consigliera Pd Emanuela Marguccio– quelle ammesse al contributo sono state 18, quelle respinte ben 12. Per quali effettivi motivi l’Amministrazione ha deciso di escludere le proposte non ammesse al contributo e come intende incentivare ed ampliare la proposta culturale e turistica in città?».

Ricorda Marguccio: «Le iniziative di promozione culturale e turistica, necessariamente regolamentate dalle normative di sicurezza per la gestione dell’emergenza Covid 19, sono linfa vitale per il benessere dei cittadini e per la riattivazione del tessuto socio – economico da troppo tempo provato dalla pandemia. I requisiti di ammissione per l’anno 2021 permettono l’accesso a tutte le proposte pervenute e i criteri di valutazione individuati offrono la possibilità di aspirare al contributo ad un ventaglio molto ampio di proposte».

Precisa replicando Butini: «Il bando prevedeva si assegnasse un punteggio maggiore alle proposte i cui contenuti avessero congruità con i due assi principali individuati dai criteri di quest’anno: la mostra su Raffaello e Colocci e il settecento anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. Fortunatamente di 31 proposte molte hanno fatto riferimento a tali tracce. Non tutto evidentemente meritava di essere co-finanziato o altrimenti non avrebbe senso il ricorso ad un bando e si tornerebbe alla piena discrezionalità». Butini si dice certo che «mai come quest’anno la città, con la prima grande mostra della sua storia e il rinnovamento urbanistico in atto, sta proponendo i valori della propria identità».

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