Calcio, Ancona a un bivio. Polci prosegue con la sua cordata o cede tutto a un gruppo asiatico
Ancona-Osimo

Calcio, Ancona a un bivio. Polci prosegue con la sua cordata o cede tutto a un gruppo asiatico

Fissato per mercoledì a Roma l'incontro con il procuratore di un gruppo deciso a rilevare la società. Il presidente è pronto anche a uscire

Daniele Silvetti

ANCONA – Calcio anconetano a un bivio: dopo l’ultimo consiglio direttivo in cui sono usciti dallo stesso Stefano Marconi, Antonio Recchi e tutti i consiglieri dalla parte di mister Rays, lasciando il direttivo in mano a Massimiliano Polci, nuovo presidente, Andrea Manciola e Gianluca Brilli, ieri l’incontro in Comune tra il sindaco Daniele Silvetti e, appunto, Polci e Manciola per un confronto sulle trattative in corso per cedere la maggioranza della Ssc Ancona. Polci e Manciola hanno esposto al sindaco la loro idea, cioè quella di portare avanti la cessione dell’Ancona ad Alessandro Di Paolo e altri imprenditori, tra cui potrebbe esserci anche Roberto Felleca, il sindaco li ha invitati a confrontarsi mercoledì prossimo con un interlocutore che finora aveva visto solo il sindaco stesso, che fa capo a uno studio legale romano che opera per conto di un gruppo imprenditoriale asiatico molto attivo non solo del settore alberghiero. Dovrebbe trattarsi del Como Group, con sede a Singapore.

«Ho detto a Polci e Manciola, che mi hanno prospettato la loro idea, che prima di andare avanti sarebbe il caso di incontrarsi con il procuratore di questo gruppo, andando a Roma mercoledì prossimo – ha spiegato il sindaco Silvetti –. E loro hanno accettato di buon grado. Perché il 4 luglio si avvicina. E’ vero che quest’anno non è come l’anno scorso, che c’è una società, una matricola. Però ora deve entrare qualcuno e sicuramente entrerà, per arrivare a mettere sul tavolo i circa due milioni di euro di cui si parla per la prossima stagione. Tra l’altro mercoledì sarà il 4 giugno. Una data evocativa, una coincidenza pazzesca». Già: lo scorso 4 giugno, infatti, decretò il fallimento sportivo della precedente Ancona che allora militava in serie C. Quella era la data ultima per pagare gli stipendi, condizione per iscrivere la squadra al campionato, e l’allora patron Tiong non fece pervenire nelle casse della società gli importi necessari per far fronte all’impegno. Fu una giornata mesta, per il calcio anconetano, consumata per strada, con centinaia di persone davanti alla sede dell’Ancona fino oltre a mezzanotte nella vana speranza che potesse improvvisamente accadere qualcosa che portasse buone notizie. Non fu così.

«Quest’anno – ha proseguito Silvetti – il 4 giugno sarà la linea di demarcazione in cui saranno conclusi tutti gli incontri per definire la strada. Ho raccomandato loro di ascoltare, poi la scelta dipenderà dalla società. E’ chiaro che spingo in questa direzione. Ho detto loro di tenere anche in considerazione la voce della città, che non mi sembra proprio favorevole. Adesso sanno che c’è un gruppo pronto a rilevare l’Ancona. Si deciderà tutto la prossima settimana: non ci sono proroghe, lo pretendono i tempi per l’iscrizione, la città, la tifoseria». Da parte loro Polci e Manciola sono usciti sereni dal confronto e con le idee chiare sul da farsi: «Mercoledì incontreremo questo interlocutore, non per conoscerci, ma per ricevere una proposta concreta – ha dichiarato a sua volta il segretario Andrea Manciola –. Polci è disponibile a valutare tutti, e se ci dovesse essere un gruppo imprenditoriale importante non saremo noi a ostacolare il suo ingresso. Però come noi stiamo valutando diverse proposte, giusto anche che la società valuti la proposta di questo gruppo. Da parte nostra massima disponibilità. Siamo pronti anche a farci da parte»