Fratelli d'Italia si organizza -
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Fratelli d’Italia si organizza

La destra a Fabriano si sta organizzando per l'appuntamento elettorale della prossima primavera. La Lega nord avrà una sezione cittadina lunedì. FdI plaude a questa rinascita ed è pronta a collaborare

Il direttivo fabrianese di Fratelli d'Italia insieme a Carlo Ciccioli

FABRIANO – La destra fabrianese prova a riorganizzarsi e fare fronte comune in vista dell’appuntamento elettorale della prossima primavera. Lunedì 6 febbraio dovrebbe essere ricostituita in città la sezione della Lega nord. Il movimento politico, nel 2012, non riuscì a presentare la propria lista – e quindi anche il candidato a Sindaco – perché non raccolse il numero necessario di firme. Ma, ora ci si riprova, a pochi mesi dalle urne. E questa volta potrebbero non essere soli.

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Infatti, la sezione di Fratelli d’Italia di Fabriano «accoglie, con estremo piacere, la notizia in merito agli amici della Lega che sono ormai prossimi a istituire un comitato cittadino. E questo in virtù del fatto che ogni movimento, che può costituire un valore aggiunto alla destra fabrianese, è sempre ben accetto. A maggior ragione se a fare questo ingresso nel panorama politico cartario è la Lega che, dalla nostra nascita come movimento politico, ci ha visti sempre vicini come intenti programmatici. Non può essere diversamente, soprattutto al rientro dalla manifestazione romana di sabato, dove è stata presente una rappresentanza del gruppo FdI fabrianese, e dove è stato ulteriormente sancito l’accordo tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini», le parole del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Giancarlo Pellacchia.

Il gruppo di FdI a Fabriano sta già da tempo lavorando sul progetto politico che porterà alle prossime elezioni comunali, con la preparazione di liste, programmi e candidati, con già diverse opzioni per il candidato sindaco. «Restiamo aperti al dialogo con qualunque forza politica si riconosca nei nostri ideali e nei nostri programmi, perché riteniamo che bisogna restituire l’Italia agli Italiani ed è dal basso che si inizia a ricostruire, cominciando dai piccoli comuni fino alle grandi città ed alla Nazione tutta. Perché – conclude Pellacchia – è dovere di ognuno di noi mettere quel piccolo mattoncino che riporti finalmente ad un’Italia Sovrana».