Ancona-Osimo

Presidio dei pescatori al porto di Ancona, continua la protesta. In mattinata l’assemblea

Un centinaio di pescatori di Ancona, Pescara, San Benedetto e Civitanova si sono riuniti in presidio in via Mattei, davanti alla Crn, per chiedere lo stop per tutta la settimana delle importazioni

Il blocco dei tir con pesce estero a bordo

ANCONA – Alcuni tir con a bordo pesce estero sono stati bloccati dai pescatori in presidio al porto di Ancona. Intorno alle 4 di mattina i pescatori hanno consentito lo scarico dei tir con il pescato estero a bordo. Una assemblea che si terrà in mattinata farà il punto su come continuare la protesta, ma l’intenzione dei pescatori è quella di chiedere ai commercianti lo stop per tutta la settimana delle importazioni.

Le marinerie sono in sciopero da lunedì scorso contro il caro gasolio e i pescherecci resteranno ormeggiati nei porti dell’Adriatico per un’altra settimana. Il presidio era inziato intorno alle 23 di ieri sera (29 Maggio) ed è andato avanti fino a circa le 4 della mattina. Un centinaio i pescatori giunti da Ancona, Pescara, San Benedetto del Tronto e Civitanova Marche, che hanno fermato tre mezzi con a bordo pesce di importazione, impendendo lo scarico della merce, per poi nel corso delle pre consentire lo scarico.

Dal presidio si appellano ai commercianti a fermare gli ordinativi di pescato dall’estero: «Per tutta la settimana in cui siamo in sciopero, non devono far arrivare pesce dall’estero».

Nei giorni scorsi le marinerie di Marche e Abruzzo avevano manifestato al porto di Ancona, con un corteo dal mercato ittico fino a via Mattei per chiedere al governo un intervento a contrasto del prezzo del gasolio. «Il gasolio è triplicato in pochi mesi – spiegano – noi così non riusciamo ad andare avanti, c’è gente esasperata». Il blocco dei tir in via Mattei davanti al cantiere della Crn, annunciano andrà avanti anche nei prossimi giorni.

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