Ancona-Osimo

Marinerie in sciopero, pescherecci fermi in porto per un’altra settimana

Gli armatori hanno deciso per un'altra settimana di sciopero. Al governo chiedono un intervento contro il caro gasolio che ha azzerato i profitti

Pescherecci al Mandracchio

ANCONA – Si fermeranno per un’altra settimana le marinerie delle Marche. I pescherecci sono in sciopero da lunedì scorso e rimarranno ormeggiati nei porti fino al 5 giugno. A fermarsi è tutto l’Adriatico. «Ad oggi non abbiamo avuto ancora nessuna risposta da parte del governo» spiega Apollinare Lazzari, presidente dell’associazione produttori pesca di Ancona.

Le marinerie di Marche e Abruzzo mercoledì avevano manifestato al porto di Ancona per chiedere al governo un intervento contro il caro gasolio che sta mettendo in ginocchio gli armatori. In quella occasione una rappresentanza di armatori era stata ricevuta dal Prefetto di Ancona Darco Pellos al quale aveva chiesto l’attivazione a livello nazionale di un tavolo con il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il ministro dell’Economia e delle Finanze, e quello dell’Interno.

«Così non ci sono le condizioni per andare a lavorare» aggiunge, sottolineando che il prezzo del gasolio è triplicato in breve tempo, azzerando di fatto i ricavi per le imprese della pesca che si sentono abbandonate. Per questo lo sciopero potrebbe essere anche inasprito da nuove iniziative di protesta che potrebbero tenersi la prossima settimana se non arriveranno interventi da parte dello Stato.

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