Lezione sul referendum al liceo, è polemica a Pesaro
Pesaro

Lezione sul referendum al liceo, Centrodestra Pesaro: «La prof è consigliera Pd, segnaliamo al Provveditorato»

Bufera sulla docente del Mamiani di Pesaro. «È propaganda, la scuola deve rimanere neutra». Lega: «Fatto gravissimo»

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PESARO – La docente del Mamiani accusata di aver fatto «propaganda sul referendum». L’insegnante è una consigliera Pd: Simonetta Drago. Ed è polemica.

«Propaganda a scuola sui referendum dalla consigliera PD? Un fatto inaccettabile, che viola i principi fondamentali di neutralità dell’insegnamento e di rispetto della libertà di pensiero degli studenti. La consigliera Drago farebbe meglio prima a scusarsi con i ragazzi e poi a dimettersi dal suo ruolo di consigliera». I gruppi consiliari di centrodestra di Fratelli d’Italia – Forza Italia – Lega e Pesaro Svolta! del Comune di Pesaro chiedono di dimettersi alla consigliera comunale Simonetta Drago dal suo incarico istituzionale e dalla Commissione Politiche Educative, in seguito al gravissimo episodio verificatosi al Liceo Mamiani, così come denunciato da un gruppo di studenti delle classi quarte e quinte.

Secondo la ricostruzione fornita dagli stessi studenti in una lettera formale, l’ultimo giorno di scuola, a poche ore dal voto referendario, la professoressa Drago, docente dell’istituto e al tempo stesso consigliera comunale del Partito Democratico, avrebbe tenuto una lezione sui referendum abrogativi con toni fortemente sbilanciati, trasmettendo un messaggio percepito come chiaramente indirizzato a condizionare il loro voto.

Al contrario l’insegnante ha fatto sapere sulla stampa locale che era una lezione di educazione civica e che non si sarebbe mai permessa di fare propaganda a scuola.

«Ciò che più colpisce – rincarano i consiglieri comunale – è l’atteggiamento di totale autoassoluzione e derisione con cui la consigliera ha risposto alle legittime osservazioni dei ragazzi. Di fronte alle critiche degli studenti, la professoressa Drago non solo ha negato ogni addebito, ma si è lasciata andare a frasi come: “ho le spalle larghe per accettare una cosa del genere da un ragazzino”, riferendosi a chi ha avuto il coraggio di denunciare un comportamento percepito come fazioso e irrispettoso. Al contrario chi ha mosso questa critica ha dimostrato uno spiccato senso civico e una profonda consapevolezza del valore della libertà di pensiero. Definirli con tono sprezzante “di parte” è un ulteriore tentativo di delegittimare chi esercita il proprio diritto alla critica. Un grazie sincero e un grande applauso a quei ragazzi del Liceo Mamiani che hanno avuto il coraggio, la lucidità e il senso civico di raccontare quanto accaduto. In un momento in cui sarebbe stato più facile voltarsi dall’altra parte, hanno scelto di alzare la voce per difendere la loro libertà di pensiero e il rispetto delle regole, dimostrando maturità e autonomia di giudizio. Sono loro, oggi, ad aver dato una lezione alla professoressa».

«La scuola deve rimanere un luogo neutro, libero, formativo, mai un palcoscenico per la propaganda politica. Faremo una segnalazione al Provveditorato affinché siano valutati eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti della docente».

Anche la Lega interviene con il deputato Rossano Sasso e la deputata Giorgia Latini, segretaria regionale della Lega Marche, entrambi componenti della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, insieme a Silvana Ghiretti, Segretaria Lega Pesaro.

«Quanto denunciato su un quotidiano da alcuni studenti del Liceo Mamiani di Pesaro è un fatto gravissimo. Una docente — che, guarda caso, siede anche nei banchi del consiglio comunale per il Partito Democratico — ha pensato bene di trasformare, nell’ultimo giorno utile, l’ora di Educazione Civica in un comizio mascherato, sfruttando la cattedra ed il ruolo per fare propaganda politica in favore di una parte, a pochi giorni dal voto referendario. Una violazione inaccettabile del ruolo dell’insegnante e un’offesa intollerabile all’autonomia di pensiero degli studenti».