PESARO – La mobilitazione contro l’impianto Gnl alla Tombaccia non si ferma. Dopo lo stop alla procedura autorizzativa contenuto nella relazione dei vigili del fuoco, il comitato Pesaro No Gnl esulta, ma chiede anche analisi nel sito della Fox.
Su richiesta della Procura della Repubblica di Pesaro, c’è stata una riunione negli uffici Arpam di via Barsanti con gli attivisti del Comitato Pesaro No Gnl Roberto Malini, Lisetta Sperindei, Carlo Ialenti e Steed Gamero nonché i rappresentanti di Ast Pesaro e Urbino e ARPA Marche.
Il tema è l’ipotesi impianto liquefazione del gas. Il caso è balzato recentemente alle cronache scatenando reazioni delle associazioni e della politica. Non solo l’esposto, ma anche il ricorso al Tar.
La riunione ha avuto come tema gli esposti presentati dal Comitato alla Procura della Repubblica di Pesaro, in particolare l’esposto ambientale e per la sicurezza e la salute dei lavoratori presso il sito della Fox Petroli alla Tombaccia. I chiarimenti richiesti agli attivisti sono stati forniti, mentre, altri chiarimenti saranno trasmessi nei prossimi giorni a seguito di verifiche.
«Abbiamo ricevuto, con sollievo, la conferma del parere negativo espresso dai Vigili del Fuoco riguardo al progetto di installazione di un impianto di liquefazione del metano con annessi depositi di GNL nell’area industriale – ha commentato al termine dell’incontro Roberto Malini – e nel contempo abbiamo ribadito la nostra convinzione riguardante la necessità di analisi di rischio presso il sito, che accoglie da un secolo attività petrolifere. Le normative attuali non consentono che industrie insalubri e pericolose possano svolgere la loro attività a ridosso di case, scuole, imprese e luoghi di cura. Questa è un’evidenza che il semplice buon senso detta e le leggi vigenti confermano. Ed è quanto ci aspettiamo accada al più presto, allontanando lo spettro di un vero abominio industriale da una città che vuole essere d’arte, natura e cultura».