Jesi, corteo Stop Edison. Di Francisca: «Uniti contro l'impianto»
Jesi-Fabriano

Jesi, corteo Stop Edison. L’Assemblea: «No partiti». Di Francisca: «Uniti contro l’impianto»

Tra gli inviti a partecipare, quello della jesina campionessa olimpica di fioretto Elisa Di Francisca, in un video in circolo su chat e gruppi social. Fratelli d’Italia: «Ci saremo»

Elisa Di Francisca nel video
Elisa Di Francisca nel video

JESI – Progetto Edison, sabato prossimo 14 giugno il corteo per la città organizzato dall’Assemblea permanente Stop Edison per dire no all’impianto di trattamento di rifiuti, anche pericolosi, che la multinazionale chiede di realizzare alla Zipa. Tra gli inviti a partecipare, spunta anche quello della jesina campionessa olimpica di fioretto Elisa Di Francisca, in un video in circolo su chat e gruppi social.

Corteo Edison, l’Assemblea

«Il 14 giugno – spiega l’Assemblea organizzatrice della manifestazione – cittadine e cittadini scenderanno in piazza a Jesi per difendere con forza e determinazione la salute, l’ambiente e il proprio territorio. Attraverseremo pacificamente la città con un lungo corteo per ribadire, ancora una volta e con voce chiara, il nostro no al progetto di Edison Next Recology, che prevede la costruzione di un impianto per il trattamento di rifiuti speciali, anche pericolosi e contenenti amianto, nella zona Zipa. Da oltre un anno, la nostra comunità è in cammino. Ci siamo opposti con determinazione a questo impianto insalubre, presentato come un modello di economia circolare ma che, in realtà, mette a rischio la nostra salute, l’ambiente e la qualità della vita di chi abita questi luoghi.

Non abbiamo soltanto detto “no”, ma abbiamo costruito una rete fatta di persone, solidarietà, consapevolezza, confronto. Abbiamo organizzato assemblee e manifestazioni, raccolto firme, informato la cittadinanza, promosso incontri e momenti pubblici. Abbiamo dato voce a un’altra idea di futuro che pone al centro la salute, l’ambiente e il territorio. In questo percorso, generazioni diverse si sono incontrate e riconosciute. È nata una comunità che ha riscoperto il valore della partecipazione e della condivisione. E oggi, in un territorio già segnato da anni di inquinamento e da scelte politiche sbagliate, chiediamo con forza uno stop a nuovi impianti insalubri e una moratoria su tutti gli insediamenti ad alto impatto ambientale.

Per questo al nostro fianco sfileranno anche comitati e realtà provenienti da tutta la provincia e da altre regioni, uniti dallo stesso obiettivo. Il corteo partirà da Porta Valle alle 17:30 e attraverserà le vie della città per concludersi in Piazza della Repubblica, cuore simbolico e civico di Jesi. Un percorso che non è solo fisico, ma anche politico e collettivo: è il cammino di una comunità che vuole essere protagonista del proprio presente e che rivendica il diritto a decidere sul proprio futuro. Ad aprire la manifestazione sarà lo striscione “FERMIAMO L’IMPIANTO EDISON – PER LA SALUTE, L’AMBIENTE E IL TERRITORIO”, sorretto da cittadine e cittadini che fin dall’inizio si sono attivati in questa battaglia. Il corteo vuole essere uno spazio di condivisione unitaria del comune obiettivo di fermare l’impianto: per questo non può essere né il luogo, né il tempo delle polemiche e delle reciproche contrapposizioni.

Il corteo non sarà vetrina di partiti o sigle politiche: non ci saranno simboli, loghi o bandiere, perché questo movimento nasce dal basso, dall’incontro libero e plurale di persone diverse che condividono un senso profondo di giustizia e responsabilità. E proprio per questo le istituzioni e i rappresentanti politici, se presenti, saranno invitati a camminare insieme alla gente, e non davanti, perché a guidare questa battaglia sono le persone e le comunità. Durante il percorso ci saranno brevi interventi dal furgone con impianto audio per raccontare i punti critici del progetto Edison e dare voce alle realtà territoriali che condividono la nostra lotta. La manifestazione si concluderà in Piazza della Repubblica con un momento di saluti e ringraziamenti. Invitiamo tutte e tutti a partecipare: porta con te la tua voce, un cartello, un messaggio, un desiderio. Perché il futuro si difende oggi. E solo insieme possiamo davvero fare la differenza!».

Corteo Edison, Di Francisca

«Un corteo di protesta che servirà a dire no alla costruzione di impianti per rifiuti speciali. Questi impianti – dice la campionessa nel video – rovineranno ambiente e il territorio, mineranno la salute dei nostri figli, dei nostri amici, dei nostri parenti. Sono jesina e sono preoccupata, mi raccomando: uniamoci tutti quanti insieme per dire no».

Corteo Edison, Fratelli d’Italia: «Ci saremo»

Fratelli d’Italia, che aveva originariamente comunicato che non ci sarebbe stata, data l’annunciata presenza al corteo del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, dice invece ora che parteciperà. Spiega l’europarlamentare e coordinatore provinciale Carlo Ciccioli: «Fratelli d’Italia aderisce alla manifestazione del 14 giugno alle ore 17:30 a Jesi contro il progetto Edison, un’opera impattante e inadatta alla zona industriale della Zipa, adiacente a scuole, mense, uffici e attività produttive. La nostra opposizione è chiara e coerente: non si può calare dall’alto un impianto per il trattamento dei rifiuti speciali della Edison next senza un confronto vero con il territorio.

Alla manifestazione saranno presenti, insieme al sottoscritto, i consiglieri regionali Marco Ausili e Mirella Battistoni, la coordinatrice del circolo di Jesi Milva Magnani, i consiglieri comunali Antonio Grassetti e Chiara Cercaci, il consigliere provinciale Riccardo Strano, oltre a iscritti e militanti. Noi da sempre coerenti, come tantissimi cittadini, a differenza dell’Amministrazione comunale e del sindaco Fiordelmondo che oggi prosegue nel suo maldestro tentativo di sfilarsi da un progetto che di fatto aveva avallato. Il “no” di Fratelli d’Italia è motivato, documentato e già tradotto in atti politici concreti in Consiglio comunale, provinciale e regionale.

Continueremo a batterci per una progettualità alternativa, sostenibile e rispettosa della vocazione economica della Vallesina. Difendere salute pubblica e ambiente non è uno slogan, è una responsabilità. Jesi non può essere il prezzo da pagare per decisioni prese altrove».