tipicità in blu
tipicità in blu
ASTEA
Attualità
API PETROLI

Fabriano, fallimento Indelfab: via libera alla proroga della cassa integrazione per cessazione

A beneficiarne, fino al 15 novembre 2021, 562 lavoratori, di cui 294 occupati in città, negli stabilimenti di Santa Maria e Maragone, e 268 occupati a Gaifana in Umbria

Lo stabilimento della JP Industries
Lo stabilimento della JP Industries

FABRIANO – Cassa integrazione per cessazione da prorogare subito per altri sei mesi e mettere in campo tutti gli strumenti necessari per un rilancio industriale nell’ambito del fallimento della Indelfab di Fabriano, ex JP Industries. Sono questi i due capisaldi che le segreterie di Fim-Fiom-Uilm di Marche e Umbria hanno portato al tavolo congiunto aperto al ministero del Lavoro e riunitosi in remoto oggi, 15 dicembre, alla presenza dei rappresentanti delle due Regioni coinvolte, Marche e Umbria, oltre alle parti sociali e tecnici dei due ministeri, Lavoro e Sviluppo economico. Al termine del summit è stato firmato un verbale dove vengono concessi altri sei mesi di ammortizzatore sociale, quindi fino al prossimo 15 novembre 2021. A beneficiarne 562 lavoratori: di cui 294 occupati presso le unità produttive di Fabriano, stabilimenti di Santa Maria e Maragone, e 268 occupati presso la sede di Nocera Umbra, in Umbria, stabilimento di Colle di Gaifana.

Pieralisi Jesi Jaecoo
Pieralisi Jesi Jaecoo

«Attraverso l’estensione di questo periodo di cassa integrazione per cessazione attività si darà tempo e modo ai curatori fallimentari di adempiere a tutte le procedure previste da una situazione così complessa. E si permetterà di utilizzare al meglio il tempo finalizzando tutte le azioni all’individuazione di percorsi di riqualificazioni e reindustrializzazione, unico obiettivo reale che ci si è posti», hanno commentato i rappresentanti dei sindacati di Marche e Umbria al termine della riunione.

«Risulta quindi fondamentale superare immediatamente le criticità procedurali per concentrarsi nei reali progetti, più volte ventilati e che adesso è ora che si manifestino, nell’interesse delle persone coinvolte in questo ennesimo dramma occupazionale e dei territori coinvolti», conclude la nota congiunta a firma delle segreterie Fim-Fiom-Uilm Marche ed Umbria.

Da parte loro, infine, i rappresentanti delle Regioni interessate dal fallimento della Indelfab hanno garantito la disponibilità all’attivazione di percorsi di politica attiva nei confronti dei lavoratori e la messa in campo di strumenti che possano favorire un percorso, serio, di reindustrializzazione.

Massaccesi auto DR