Pallavolo, la Yuasa affida la regia a Marco Falaschi
Ascoli Piceno-Fermo

Pallavolo, la Yuasa affida la regia a Marco Falaschi

L’esperto palleggiatore toscano torna nelle Marche per guidare Grottazzolina nella sua seconda stagione in massima serie. Avrà al suo fianco sempre Manu Marchiani

Il presidente Romiti con Marco Falaschi

GROTTAZZOLINA – La Yuasa Battery ha annunciato l’ingaggio di Marco Falaschi, palleggiatore toscano classe 1987, pronto a vestire i colori grottesi nella stagione 2025/2026.

Con 219 presenze in Superlega e 19 in azzurro, Falaschi porta con sé una valigia piena di tecnica, intelligenza tattica e, soprattutto, una leadership silenziosa ma riconosciuta ovunque. Non un volto nuovo tra i tanti, dunque, bensì un vero e proprio “faro” per il gruppo di coach Ortenzi, con gli elementi più giovani che potranno prenderlo come punto di riferimento e i più esperti che troveranno in lui una validissima spalla cui poggiarsi per continuare a scrivere pagine indimenticabili della storia pallavolistica del club marchigiano.

Nato a Pisa ma cresciuto pallavolisticamente a Santa Croce sull’Arno, nella sua ultraventennale carriera ai massimi livelli Falaschi esordisce in A2 appena sedicenne proprio nei Lupi, per poi farsi le ossa in prestito in Serie B tra Pescia e Massa, sempre nella sua amata Toscana. Rientra a Santa Croce maturato, e a parte una parentesi a Spoleto nel 2007-08 rimane nel piccolo borgo conciario fino al 2010, quando arriva per lui la possibilità di esordire in massima serie con Castellana Grotte. Qui rimane per tre stagioni, che diventeranno poi quattro aggiungendo l’annata 18-19 sempre in massima serie, e proprio con il club pugliese conquista la Coppa Italia di Serie A2 nella stagione 2011/2012. Un trampolino di lancio che lo porta lontano, fino ai palcoscenici internazionali: nel 2013 passa al Budvanska Rivijera con cui vince Super League e Coppa del Montenegro, quindi i quattro anni in Polonia tra Gdansk, Katowice e Zaksa, nell’ambito dei quali aggiunge al suo palmares anche una Coppa di Polonia ed una Supercoppa. Dopo la parentesi a Siena in A2 nel 2019-20, l’anno successivo torna in massima serie e non riscende più e alla Cucine Lube nella stagione 2020-21 affianca De Cecco e, con Marchisio dalla stessa parte del campo, aggiunge al palmares scudetto e Coppa Italia; quindi, i due bienni a Taranto prima, e Padova più recentemente, tutti conclusi con altrettante salvezze conquistate.

Ora, la scelta di Grottazzolina, una realtà che si conferma per il secondo anno consecutivo alla Superlega con la voglia di sorprendere ancora, e di consolidarsi tra i grandi.

«Quest’anno sono uscito col mal di testa dal PalaSavelli, dunque, direi che le buone premesse ci sono tutte. All’inizio era normale pagare lo scotto della neopromossa e non è affatto semplice al primo anno salvarsi. L’obiettivo è la salvezza prima possibile perché anche la neopromossa Cuneo sta costruendo una buona squadra. Ci sarà da battagliare ovunque, da Padova a Monza a Cisterna, in ogni Palas. Pensiamo al nostro gioco e dare il nostro imprinting. Entro in punta di piedi per capire il roster anche se conosco tutti, alla mia età “purtroppo” mi capita spesso. Puntiamo alla salvezza, prima di tutto, con l’obiettivo di vedere un PalaSavelli gremito sin dall’inizio».

Il benvenuto in casa Yuasa Battery Grottazzolina a Marco Falaschi dove avrà Manu Marchiani al suo fianco come vice, lo ha dato il presidente Rossano Romiti. «Siamo molto felici che sia qui a guidare la squadra. La nostra idea è di restare in Superlega il più a lungo possibile e proprio in tal senso abbiamo pensato che è molto importante avere Marco con noi. Non vediamo l’ora di conoscerci meglio, siamo convinti che sarà senza dubbio una bella e reciproca scoperta». Per coach Massimiliano Ortenzi: «Parliamo di un regista che entra in un’ossatura esistente. Al di là del curriculum e delle esperienze, abbiamo scelto un palleggiatore che si adatta all’idea di gioco che vorremmo per la nostra squadra. Andrà senza dubbio a mettersi a disposizione della squadra che si sta delineando sull’ossatura che avevamo ma anche su elementi nuovi».