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Prendevano l’assegno Inps senza averne i requisiti, denunciati 182 stranieri per truffa ai danni dello Stato

Non avevano più diritto all'assegno sociale di circa 450 euro perché erano tornati nel proprio paese. Recuperati risparmi per circa 1 milione di euro. L'operazione dei carabinieri

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Il direttore provinciale Inps Antonio Curti (da destra), il comandante Stefano Caporossi, il direttore regionale Inps Alessandro Tombolini, il capitano Fabio Ibba e il comandante Giuseppe Caiazzo
Il direttore provinciale Inps Antonio Curti (da destra), il comandante Stefano Caporossi, il direttore regionale Inps Alessandro Tombolini, il capitano Fabio Ibba e il comandante Giuseppe Caiazzo

ANCONA – La media mensile era di 450 euro, percepiti come assegno sociale erogato dall’Inps. Di fatto però non ne avevano più i requisiti. Denunciati 182 stranieri per truffa ai danni dello Stato. A loro si è arrivati grazie ad una operazione dei carabinieri del comando provinciale di Ancona, unitamente all’Inps Marche.

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Tramite un controllo a campione, su 500 soggetti, i militari hanno accertato, in due fasi distinte dell’indagine partita nel 2014, che i soggetti denunciati non risiedevano più da anni nel territorio italiano e quindi non avevano più diritto all’assegno sociale. Un assegno che viene erogato a persone italiane e straniere che hanno più di 65 anni e che non hanno raggiunto i contributi minimi per la pensione ordinaria. Per percepirlo bisogna essere residenti in Italia da almeno 10 anni, avere un reddito che accerta la soglia di povertà e non lasciare il paese per più di 30 giorni.

«Le persone denunciate – spiega Alessandro Tombolini, direttore regionale Inps – hanno sottratto importanti risparmi che potevano andare a chi realmente ne aveva bisogno. Stiamo già provvedendo al recupero». In tutto 1 milione di euro tra i soldi già pagati e quelli che dovevano essere ancora elargiti dall’Inps che ha bloccato i pagamenti dopo gli accertamenti dei carabinieri.

«L’attività di indagine – sottolinea Stefano Caporossi, comandante provinciale dei carabinieri – è stata certosina. È durata 5 anni ed è stata divisa in due tranche. La prima, fino al 2015, ha fatto scoprire 97 persone e la seconda, ultimata nelle settimane scorse, ne ha fatte scoprire 85. Siamo partiti dai controlli dei passaporti». Al lavoro i militari della stazione di Brecce Bianche, guidata dal comandante Giuseppe Caiazzo, e quelli della Compagnia, diretta dal comandante Fabio Ibba.

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«Chi lascia il territorio italiano per più di 30 giorni – dice Antonio Curti, direttore provinciale Inps – lo deve comunicare perché l’assegno sociale viene sospeso. Se l’assenza supera l’anno l’assegno decade ma quando si torna in Italia, se ci sono ancora i requisiti, può essere chiesto di nuovo. Queste persone non hanno comunicato le variazioni e lo percepivano indebitamente e consapevolmente».

Le nazionalità delle persone denunciate
Le nazionalità delle persone denunciate

L’importo incassato dagli ultimi 85 stranieri è di 300mila euro complessivi. Per il resto specifico la legge prevede l’arresto fino a sei anni. Tra le inazionaltà denunciate per truffa ai danni dello Stato spiccano macedoni, filippini, pachistani, cubani, francesi, libanesi, albanesi, peruviani, nigeriani, polacchi, siriani, ucraini, argentini, algerini e marocchini. In totale, per la provincia di Ancona, l’Inps eroga assegni sociali per il 17,05% a persone extracomunitarie, per l’1,85% a persone comunitarie e per l’81,10% a persone italiane. In tutte le Marche sono 15.568 i cittadini a percepire l’assegno sociale con un importo medio mensile di 405,69 euro. Nella provincia di Ancona sono 4.077 cittadini.