ANCONA – Quell’enorme gru in via Montebello era diventato un totem simbolo del fallimento. Ferma da mesi, continuava a occupare spazio lungo la strada, nonché a impedire il passaggio dell’autobus. Finalmente è stata rimossa. Una buona notizia per i residenti che potranno recuperare una trentina di posti auto. Da ieri una squadra di tecnici specializzati ha avviato le delicate procedure per lo smantellamento della struttura metallica, eretta nel 2021 quando partirono i lavori per quello che doveva diventare il primo edificio abitativo a impatto zero del capoluogo. I problemi sono iniziati a spuntare nel 2024 e poi sono diventati irreversibili la scorsa primavera, quando il tribunale di Ancona ha ordinato la liquidazione della Cap Costruzioni. Da tempo si attendeva almeno l’eliminazione di quella torre che creava enormi difficoltà ai cittadini, privati dei loro posti auto e costretti a una situazione di forte disagio, ma rappresentava anche un elemento di pericolo durante le tempeste, quando c’era il concreto rischio di distacco e caduta di alcuni pezzi della gru. Ieri 23 luglio le operazioni di smontaggio sono andate avanti tutto il giorno e oggi sono riprese per gli ultimi interventi, prima di poter liberare l’area.
Per permettere questi interventi è stato necessario chiudere la strada in via Montebello fino all’incrocio con via Veneto, mentre il Comune ha diffuso un comunicato per avvertire la popolazione: «Per effettuare lo smontaggio della gru presente nel cantiere in via Montebello, ex Istituto Stracca, oggi e domani (cioè ieri e oggi, ndr) sarà interdetto al traffico il tratto compreso tra via Simeoni e via Curtatone – riporta la nota di Palazzo del Popolo –. La Linea 7 di Conerobus transiterà per via De Gasperi, via Martiri della Resistenza e Galleria Risorgimento. Tutte le fermate tra via Raffaello Sanzio e via Montebello saranno sospese fino al termine dei lavori». Tra pochi giorni quindi l’amministrazione potrà restituire ai residenti una trentina di spazi per la sosta. Mentre si valuta cosa fare di questo spazio vuoto che è una ferita nel cuore della città. Non si esclude l’idea di costruire un parcheggio a più piani, anche se l’obiettivo principale rimane quello di trovare un nuovo costruttore disposto a portare a termine l’edificio.