Pesaro

Caritas Pesaro: «Oltre 1000 persone hanno chiesto aiuti: 124 nuove famiglie ridotte in povertà dal lockdown»

I vertici dell'associazione hanno parlato degli aiuti economici dati ai poveri per cibo e affitti. Il 40% non si era mai rivolto all'ente prima. Tra le problematiche emerse quella degli affitti e delle uteze

da sinistra, Andrea Mancini. l'Arcivescovo Piero Coccia e Emilio Pietrelli

PESARO – Sono 124 le famiglie pesaresi ridotte in povertà estrema dopo il primo lockdown. A fornire il dato è la Caritas diocesana che da sempre ha il polso della situazione sulle persone indigenti in città.

«I primi mesi del 2020 hanno messo a dura prova la nostra Diocesi – hanno spiegato in conferenza stampa i vertici Caritas Andrea Mancini e Emilio Pietrelli – la pandemia ha aumentato a dismisura la fragilità della nostra Comunità e la tenuta socio-economica del nostro tessuto sociale. 

Nel mese di maggio Caritas Pesaro ha messo a disposizione 100.000 euro per contrastare immediatamente le prime situazioni di grave condizione economica provocate dal lockdown; abbiamo creato un Fondo Emergenza Lavoro da distribuire alle famiglie che si sono trovate in gravissime difficoltà. 

Oltre a mettere in campo questa importante cifra, Caritas ha lanciato un appello alle Istituzioni, Associazioni e all’intera Comunità per contribuire al Fondo e incontrare le nuove fragilità della nostra Diocesi». 

La prima realtà che ha risposto a questa importante chiamata è stata l’Arcidiocesi di Pesaro rappresentata dall’Arcivescovo Piero Coccia che ha messo a disposizione del progetto 40.000 euro; subito dopo è arrivata la risposta anche di altre realtà del territorio, fino ad arrivare alla cifra complessiva di 195.824, tutto questo in soli 60 giorni.

«I beneficiari del progetto sono state 300 famiglie, per un totale di 1.183 persone, con un dato drammaticamente evidente: il 41,3%  dei beneficiari non si era mai rivolto a Caritas. Questo significa che almeno 124 famiglie nella nostra Diocesi sono entrate in povertà estrema dopo il periodo di lockdown.

Le esigenze più grandi che abbiamo incontrato sono legate ad un accentuarsi della problematica del disagio abitativo, che Caritas Pesaro aveva messo in luce anche nel periodo pre-pandemia: il 66,3% degli interventi economici, pari a 120.320 euro, è stato destinato come contributo alle persone per pagare affitti e utenze. 

Inoltre, sono stati erogati contributi per 44.471 euro sotto forma di tessere prepagate da spendere in supermercati cittadini, come aiuto alle famiglie per acquisti di generi alimentari e altri beni di prima necessità.

Sebbene ad oggi il Fondo Emergenza Lavoro si possa considerare concluso, Caritas ha deciso di rilanciare l’iniziativa, utilizzando i fondi ancora disponibili ed implementandoli, per finanziare almeno 5 tirocini di reinserimento lavorativo della durata di 6 mesi, con una retribuzione di 500 euro al mese, per alcune delle persone conosciute in questo periodo, pronte per una nuova scommessa lavorativa. Proprio per questo si invitano le aziende del territorio interessate ad ospitare questi progetti di ripartenza a contattare gli uffici di Caritas al numero 0721/64613.

Questa iniziativa ci ha restituito l’immagine di tante famiglie che vivono mese dopo mese in una situazione di grave precarietà sociale; famiglie per le quali basta un evento sfavorevole per impedir loro a far quadrare i conti a fine mese, famiglie che in questo momento di totale disorientamento hanno potuto vedere una luce di speranza, anche se piccola, grazie a questo progetto», hanno chiuso Mancini e Pietrelli.

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