TOLENTINO- Un’intera città in lutto, Tolentino si unisce nel dolore per l’immane tragedia che l’ha colpita sabato scorso, l’investimento con conseguente uccisione della 14enne Gessica Vulpe. La giovane, tra l’altro schiacciatrice della Futura Pallavolo Tolentino e promessa di questo sport, era con un suo amico nella zona commerciale del Retail Park in Contrada Pace, quando sono stati investiti da un furgoncino guidato da un quarantenne del posto. Gessica è morta sul colpo per i gravi traumi riportati nel violento impatto.
Questa mattina 10 giugno nella Casa Funeraria Rossetti di Tolentino si sono celebrati i funerali in rito ortodosso, nella doppia lingua, moldavo ed italiano. Il Comune di Tolentino ha predisposto la chiusura al traffico in quella zona, ed il divieto di parcheggio in via La Malfa. Inoltre, il sindaco del Comune Mauro Sclavi, ha proclamato il lutto cittadino nella giornata di oggi, con un minuto di silenzio. All’uscita del feretro della ragazza, le sue compagne di squadra della Futura, hanno fatto volare in cielo dei palloncini dei colori sociali del club tra le lacrime di amici e parenti.
Marco Scarponi, fratello del ciclista Michele investito ed ucciso nel 2017, guida della Fondazione Michele Scarponi che si occupa di sicurezza stradale, ha lanciato un ulteriore appello dopo la tragedia che si è consumata sabato, l’investimento della giovane Gessica Vulpe: «I nostri paesi ma anche le piccole città delle Marche sono veramente delle riserve di violenza stradale in cui certe abitudini negative ormai sono legittimate. Le strisce pedonali ad esempio sono il luogo dove la maggior parte delle persone a piedi vengono investite, ed invece dovrebbero essere il luogo più sicuro per tutti. Gessica si trovava al posto giusto nel momento giusto, perché era nella sua città con un suo amico, sulle strisce pedonali, ed è stata uccisa da un adulto alla guida di un furgone, quindi di un’arma, che non ha rispettato le regole. Oltre al fatto che non si è fermato, probabilmente andava anche veloce. Quindi siamo di fronte ad una cosa orrenda, una ragazza di 14 anni non vivrà più, è qualcosa di terribile, devastante, una cosa che si ha difficoltà anche ad immaginare ma per che cosa?! Per un fatto di violenza voluto dalla società, da tutti noi. Cosa cambierà domani? Cambierà qualcosa nelle nostre città? Come verrà ricordata Gessica ma soprattutto che ne sarà della sua famiglia? I genitori di Gessica vivranno un ergastolo nel dolore. E tutto questo perché? Perché poi non se ne parla? È veramente assurdo, anche questa indifferenza da parte di tutti nei confronti di un tema che riguarda ognuno di noi, è di una violenza inaudita. Ognuno di noi dovrebbe ribellarsi e cambiare ed invece probabilmente aspetteremo la prossima vittima».