Presunte violenze sessuali su un minorenne, la Procura di Ancona indaga un uomo
Jesi-Fabriano

Presunte violenze sessuali su un minorenne, la Procura di Ancona indaga un uomo

La vittima sarebbe un 17enne residente in provincia di Ancona che avrebbe chiesto a un 45enne di fare una telefonata. I fatti risalirebbero al febbraio scorso

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona

ANCONA – Un incubo tutto da dimostrare con i giudici del Tribunale di Ancona che hanno aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata perché commessa su un minorenne e con l’utilizzo di droga che vede come indagato un ristoratore 45enne. La vittima sarebbe un 17enne residente in provincia di Ancona che gli avrebbe chiesto un gesto di gentilezza, vale a dire chiamare i propri familiari, telefonata che non poteva fare da solo in quanto aveva perso il cellulare. E l’essere entrato all’interno del ristorante, lo avrebbe portato a subire ripetute violenze sessuali. I fatti risalirebbero al febbraio scorso. Una tesi emersa durante l’incidente probatorio avvenuto al Tribunale di Ancona davanti al Gip Carlo Masini.

I fatti

La versione dei fatti raccontata dal minorenne, assistito dall’avvocato Ruggero Benvenuto, sarebbe questa: il 45enne lo avrebbe fatto entrare nel suo locale per fargli fare una telefonata a casa dal telefono fisso dell’attività commerciale. Il 17enne gli ha chiesto questa cortesia in quanto si era accorto di aver perso il proprio telefono cellulare al termine di una serata trascorsa con gli amici in discoteca. L’uomo avrebbe acconsentito e, quindi, fatto entrare nel locale. Ma qui, prima di concedergli l’utilizzo del telefono fisso, gli avrebbe offerto da bere un bicchiere d’acqua dove avrebbe sciolto della droga insapore, forse della cocaina rosa che il ragazzino ha poi ricordato di aver visto sul bancone. La sostanza stupefacente assunta lo avrebbe stordito dopo pochi minuti e l’uomo avrebbe abusato del minorenne ripetutamente. Quindi, riuscendo ad allontanarsi, avrebbe fatto rientro a casa in autostop. Il padre del ragazzo notando che qualcosa non andasse, lo ha portato in ospedale e qui avrebbe avuto conferma delle violenze subite dal figlio. La decisione di sporgere denuncia ai carabinieri. L’indagato, difeso dall’avvocato Riccardo Ragni, nega tutti i fatti. Agli inquirenti continuare a indagare per accertare i fatti e compiere i passi successivi: archiviazione o richiesta di rinvio a giudizio.