JESI – Progetto Edison e consultazione popolare, proseguono le reazioni di partiti e movimenti politici.
Consultazione Edison, Fratelli d’Italia: «Non partecipiamo»
Antonio Grassetti, Fratelli d’Italia, dice: «Ricordiamo che sin dal primo momento, in occasione del primo Consiglio Comunale aperto, il Gruppo di Fratelli d’Italia, unico tra tutti, votò chiaramente e senza tentennamenti, contro l’insediamento dell’impianto, ricevendo il voto contrario alla mozione che aveva presentato da tutti gli altri gruppi, che pur con le distinzioni del caso, chiedevano, tra l’altro, istruttoria pubblica e consultazione popolare. A nostra volta dichiarammo di non condividere queste ultime iniziative perché eravamo convinti, come lo siamo ancora, che un’amministrazione rispettabile deve essere in grado di assumersi soprattutto le responsabilità importanti, evitando di scaricarle sui cittadini. Tutto il resto dei consiglieri fu di parere contrario e approvò, anche in momenti diversi, tutte queste “deleghe” improprie che furono poi espletate nelle predette svariate forme. La risposta politica della gente, tuttavia non tardò (tremila firme raccolte nel giro di pochissimo tempo) e la sua voce fu chiara e inequivoca: No. Sulla scorta di tanto clamore, finalmente la maggioranza, pur lentamente e a ranghi sparpagliati, nonché dopo aver perduto alcune formazioni che la componevano, si convinse dell’inopportunità di tale realizzazione. Il tempo però è trascorso e quel loro no politico, giunto colpevolmente in ritardo, ad oggi apparirebbe flebile e del tutto privo di sostanza se non fosse corroborato da chi come noi, nel tempo, ha sempre mantenuto una posizione chiara e coerente, perfino operando con i propri rappresentanti in seno alle istituzioni coinvolte».
«Per questo – conclude Grassetti – non riconosciamo al Sindaco e ai suoi la stessa nostra legittimità politica nonché quella dei comitati e dei gruppi consiliari da sempre schierati dalla stessa parte, a cui vorrebbero allinearsi sfilando al corteo organizzato per il prossimo 14 giugno. Così, preso atto di queste nuove e aliene presenze con cui non si vuole confondere, Fratelli d’Italia non parteciperà alla manifestazione, così come non parteciperà al voto nella consultazione popolare, indetta oltre tempo, costosa e ormai purtroppo inutile, stante l’avanzata conferenza dei servizi in corso, che in teoria potrebbe concludersi anche prima della risposta popolare al quesito. La nomina di un tecnico di parte del Comune per contraddire a suo tempo la relazione commissionata da Edison, pur negata dall’Amministrazione, sarebbe stata assai più utile, tempestiva ed economica di quelle che adesso si pretendono dagli esperti nominandi dai Gruppi consiliari e dai “portatori di legittimo interesse” di cui al comma 3 dell’art. 15 dello Statuto Comunale».
Consultazione Edison, Movimento 5 Stelle: «Bene ma ribadiamo il no all’impianto»
«Come Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle Medio Alto Esino, accogliamo con favore l’iniziativa del Comune di Jesi di attivare una consultazione popolare online sul progetto della piattaforma Edison. Si tratta di un importante passo verso una democrazia partecipativa, che abbiamo sempre sostenuto con forza: i cittadini devono poter esprimere il proprio parere sulle scelte che impattano il territorio. Ribadiamo con fermezza la nostra contrarietà al progetto Edison: un impianto che presenta rischi potenzialmente gravi per la salute pubblica e l’ambiente, in un’area che deve essere tutelata e valorizzata. Questa scelta partecipativa rappresenta un segnale positivo. Ci auguriamo che venga seguita anche da altri Comuni e che diventi una buona prassi per coinvolgere attivamente le comunità nelle decisioni sul futuro dei territori. Confidiamo che le istituzioni ascoltino con attenzione il risultato della consultazione, trasformando l’esito in atti amministrativi coerenti con la volontà popolare. Il Movimento 5 Stelle è a disposizione per fornire tutte le informazioni utili ai cittadini e favorire una partecipazione consapevole. Parteciperemo alla consultazione e alla manifestazione del 14 giugno, ribadendo con convinzione il nostro NO all’impianto Edison».