FABRIANO – Un silenzio istituzionale contro un disinteresse per la città. Su queste due possibilità si innesta la polemica tra il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, coadiuvata dal consigliere di maggioranza Giacomo Guida, e l’assessore regionale allo Sport, nonché consigliere comunale di opposizione, Chiara Biondi. Al centro del contendere l’incontro aperto del 31 maggio scorso, convocato dall’Amministrazione comunale per fare il punto sui lavori di ristrutturazione del PalaGuerrieri. Nel solco del cronoprogramma, secondo la maggioranza, in ritardo per l’opposizione. Comunque sia, il Primo cittadino fabrianese aveva rimarcato il silenzio di Chiara Biondi, durante l’incontro.
La replica
«Lo chiarisco una volta per tutte: sabato ero presente all’Open Day del PalaGuerrieri semplicemente per ascoltare – come cittadina fabrianese, come consigliera comunale di opposizione e come Assessore regionale allo Sport. Non sono intervenuta perché credo che, di fronte all’evidenza, non servano parole. Lo sport è un elemento essenziale della strategia della Regione Marche per la crescita dei territori, la promozione del benessere e il rafforzamento del tessuto sociale. In quest’ottica, il PalaGuerrieri rappresenta un’infrastruttura centrale per la città di Fabriano e per l’intera Regione Marche, sia per la sua funzione sportiva che per il suo ruolo strategico in ambito di protezione civile. Proprio per questo, pur in assenza di qualsiasi progetto presentato alla Regione Marche, ho ritenuto opportuno proporre – e ottenere con il pieno sostegno della Giunta regionale – lo stanziamento di 500 mila euro di fondi regionali a favore del PalaGuerrieri, nella convinzione che si tratti di un’opera strategica per la città di Fabriano. Una scelta di responsabilità e fiducia istituzionale, maturata in assenza di una progettualità definita ma con la consapevolezza dell’importanza che questa struttura riveste per la comunità fabrianese e regionale», il j’accuse dell’assessore Biondi. Nel corso dell’incontro pubblico di sabato, «ho scelto di non intervenire, pur presente per mantenere un profilo istituzionale e non alimentare ulteriori tensioni, ritenendo non opportuno entrare nel merito tecnico in un contesto dove, purtroppo, non si è garantita la necessaria trasparenza e condivisione delle informazioni. Credo fermamente che, quando si affrontano questioni rilevanti per una comunità, sia preferibile dire con onestà la verità e lavorare in spirito di collaborazione, piuttosto che tergiversare o spostare l’attenzione su questioni secondarie o già risolte, come è avvenuto sabato. Respingo con fermezza ogni strumentalizzazione politica che intenda attribuirmi posizioni distanti dal mio reale impegno per la città. Non ho mai fatto mancare il mio sostegno, concreto e istituzionale, a un’opera che ritengo strategica. Ma continuo a pensare che la lealtà tra istituzioni, la trasparenza e il rispetto dei ruoli siano elementi indispensabili per costruire, non per dividere. Non rincorro la polemica. Non ne ho bisogno. Mi basta guardare i fatti. E quelli, purtroppo, parlano da soli», la stoccata finale indirizzata verso Ghergo e Guida, dall’assessore Biondi.