ANCONA – Questa mattina 11 giugno, presso l’Auditorium dell’IRCCS-INRCA di Ancona, si è tenuta la prima edizione del Corso per il progetto “Una cura contro le truffe”, ideato e organizzato dall’Arma dei Carabinieri con l’UOC di Farmacia e Farmacologia Clinica dell’IRCCS-INRCA di Ancona e l’Università di Camerino. Il corso è stato presentato dal Comandante Provinciale dell’Arma di Ancona, Colonnello Roberto Di Costanzo ed è stato coordinato dal Comandante del Reparto Operativo Carabinieri, Tenente Colonello Carmine Elefante, dal Direttore dell’UOC di Farmacia e Farmacologia Clinica dell’IRCCS-INRCA, Dott. Massimo Di Muzio e dalla Prof.ssa Giulia Bonacucina, prorettrice dell’Università di Camerino. Obiettivo principale del progetto: sensibilizzare il personale sanitario dell’Istituto sul tema relativo alle truffe, che nella realtà attuale colpisce con significativa incidenza la terza età, creando spesso dei contraccolpi emotivi sulle vittime, difficilmente recuperabili.

L’idea alla base è quindi di sfruttare il rapporto empatico che si crea durante il ricovero fra il paziente e il professionista sanitario che, adeguatamente formato, è chiamato ad acquisire un patrimonio informativo sulle principali caratteristiche delle truffe agli anziani e sui rimedi per scongiurarle, per rendersi portatore dei messaggi di cautela e prevenzione dei reati a favore non solo della potenziale platea di vittime ma anche dei loro familiari, con l’obiettivo di rafforzare la rete solidale attraverso cui creare una solida impalcatura di sostegno e contrastare con crescente efficacia questi reati. La formazione è stata curata del personale specializzato del Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, con l’intervento di Ufficiali e Sottufficiali delle diverse articolazioni del Reparto Operativo (Nucleo Investigativo e Sezione Investigazioni Scientifiche) e della Compagnia Carabinieri del Capoluogo. L’incontro formativo costituisce il primo di una serie di analoghi seminari diretti a tutto il personale dell’Istituto nonché si colloca al fianco di tre ulteriori azioni che saranno realizzate: assistenza psicologica post-evento alle vittime, campagna di sensibilizzazione attraverso la realizzazione di materiale informativo testuale e multimediale da proiettare nelle sale d’attesa, che verrà realizzato con il contributo di una laureanda dell’UNICAM nell’ambito della stesura della sua tesi sperimentale di laurea sulla “Farmacia dei servizi” e infine denuncia “a domicilio” ovvero acquisita direttamente all’Inrca dai Carabinieri della Stazione di Ancona-Principale nel caso in cui la vittima sia costretta su un letto di ospedale. Il progetto pilota, primo nel suo genere al livello nazionale, potrà essere esteso, tramite le Farmacie, a tutto il territorio della provincia, somministrando analoghi corsi ai farmacisti con il contributo dell’Unicam congiuntamente agli altri attori istituzionali.
Nei saluti introduttivi, il Comandante Provinciale dell’Arma di Ancona, Col. Roberto Di Costanzo, ha evidenziato quanto sia importante comprendere a fondo il modus operandi utilizzato dai truffatori, per poterlo poi tradurre in efficaci messaggi di sensibilizzazione e prevenzione in favore della potenziale platea di vittime anziane. Ha poi sottolineato quanto sia essenziale che il Carabiniere, tanto quanto l’Operatore Sanitario, si approccino sempre alla persona truffata: «…immaginando che si tratti di un nostro genitore, per stabilire un ascolto empatico e comprensivo, facendogli così vincere la sensazione di paura e il senso di colpa che sono le conseguenze più frequenti, gravi e talvolta irrimediabili di questa particolare categoria di crimini, subdoli e spregevoli. Quindi ciascun operatore di questa rete solidale, sempre più fitta e consapevole, è chiamato a soddisfare un semplice requisito: corrispondere agli altri esattamente ciò che ciascuno si aspetterebbe di ricevere, in termini di conforto e assistenza, se fosse lui stesso o un suo familiare vittima di una truffa».
La Direttrice Generale Inrca Maria Capalbo, ha sottolineato: «Come Istituto di Ricerca Geriatrica, siamo lieti di aver aderito a questo progetto. Per la nostra Azienda la cura dell’anziano non si ferma agli aspetti sanitari o di ricerca scientifica, ma copre anche aspetti sociali e comportamentali. In questo momento storico sono proprio le persone in età avanzata, spesso sole o in situazioni di fragilità, le vittime privilegiate di malintenzionati. Eventi come questi sono importanti per formare i nostri operatori e per sensibilizzare su aspetti che a volte sembrano esulare da ciò che ci viene richiesto in ambito assistenziale. Dal concetto di to cure al to care. Crediamo molto in questo e accoglieremo in maniera positiva altri eventi di questo genere, per una sicurezza e una protezione sempre maggiore di anziani e caregivers».
Anche l’Assessore alla Salute Filippo Saltamartini ha commentato: «Plaudo ad una iniziativa così interessante, in cui Istituzioni diverse interagiscono a difesa dei nostri anziani. Ascoltare, curare, accogliere. Nell’era digitale, le truffe agli anziani sono diventate un fenomeno sempre più preoccupante, con metodologie in continua evoluzione. Esse non comportano solo una perdita finanziaria, ma incidono anche sulla salute mentale e sul benessere emotivo delle vittime. In questo contesto, è fondamentale che gli anziani e i loro familiari siano bene informati e attenti».