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Rincari in bolletta, è panico. Federconsumatori: «Pioggia di chiamate»

La stangata toccherà il +59% e le segnalazioni a Federconsumatori fioccano. L'associazione chiede interventi urgenti a governo

ANCONA – Cresce la preoccupazione per i rincari al prezzo dell’energia elettrica che scattano dal 1° ottobre e che andranno a pesare ulteriormente sulle tasche delle famiglie e sui bilanci di imprese e attività commerciali. La stangata toccherà il +59% ha comunicato l’Arera – Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.

A spingere in alto i prezzi all’ingrosso del gas, che fanno impennare quelli dell’elettricità, è il perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, chiarisce Arera. E i consumatori temono una batosta in bolletta.

«Le persone sono terrorizzate dall’aumento dei prezzi in bolletta – dice Patrizia Massaccesi, presidente Federconsumatori Marche – : ancora molti devono ricevere la bolletta di luglio e agosto, quando le temperature elevate hanno spinto chi aveva un condizionatore in casa a tenerlo acceso per sopportare meglio l’afa. Ma il timore più grande è per l’autunno e per l’inverno periodi di maggior consumo di energia elettrica e gas».

Ai telefoni dell’associazione dei consumatori piovono telefonate da parte di famiglie e anziani «presi dal panico di non potersi scaldare quest’inverno a causa dell’impennata dei prezzi – spiega Massaccesi – c’è moltissima preoccupazione. Già oggi la bolletta del gas per una famiglia tipo è aumentata del +70,7% rispetto ai 12 mesi precedenti e con la nuova batosta di ottobre tante famiglie non sanno come faranno a pagare, visti anche i rincari alimentari e di altri beni che vanno avanti ormai da mesi».

Insomma secondo l’associazione piove sul bagnato e si rischia di «far esplodere la povertà energetica che colpirà tutti, ma in maniera più pesante le fasce più fragili della popolazione, come gli anziani, le famiglie monoreddito ed i nuclei monoparentali».

Una situazione da incubo, che secondo Massaccesi «rischia di sfociare in proteste più numerose di quelle che stiamo già osservando». «Sui costi improponibili pesa fortemente anche la componente speculativa, che i governi e l’Unione Europea devono contrastare con urgenza – conclude – Servono misure urgenti tra cui la sospensione dei distacchi per morosità di energia elettrica e gas, migliorare gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, ampliare la platea che può accedere al bonus sociale per elettricità e gas innalzando le soglie Isee fino almeno a 20mila euro e aumentando in forma modulata gli importi erogati. Infine, bisogna liberare il mercato dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati».

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