Alcuni fabrianesi hanno protestato quando i cassonetti per la raccolta differenziata soni stati posizionati davanti ai due contenitori culturali. Il Comune ha provveduto a toglierli
Marche Multiservizi denuncia il ritrovamento di lana di roccia, tubi corrugati, pneumatici, cavi elettrici, bidoni di vernice. Si rischia denuncia penale
Gli oggetti esplosivi sono stati trovati in un cassonetto al porto. I tecnici hanno evitato l’innesco alla discarica. Avvisate le forze dell’ordine
L’amministrazione corre ai ripari per mettere un freno all’utilizzo improprio dei contenitori, nei quali viene depositato di tutto riducendo la possibilità di differenziare. A pagarne il costo anche chi non ha un’area verde a casa
I cassonetti sono stati portati via dal personale di Jesi Servizi e rimpiazzati. Sono in tutto otto quelli andati in fiamme e resi inutilizzabili
Si tratta di interi corredi scolastici e articoli di cartoleria in carta e plastica ritrovati in località Poiole. A lasciarli ai margini della carreggiata era stata una famiglia di Monte San Vito, che è stata rintracciata dagli agenti della polizia locale. Ora rischia 600 euro di multa
Occupano il primo stallo blu per la sosta a pagamento subito dopo la curva “creata” dalla recinzione del cantiere. Difficile evitarli se, spostati, costituissero un ostacolo improvviso. «Stiamo cercando il posto più idoneo» spiega Salvatore Pisconti, presidente di Jesi Servizi
«Da gennaio ad oggi sono stati almeno quattro gli episodi. L’ultimo in ordine di tempo mercoledì sera. Vogliamo mettere in luce quanto accade e invitare le autorità competenti ad ascoltarci», spiega l’ente
I cambiamenti sono stati apportati per tutto il periodo. Novità, in particolare, sulla raccolta porta a porta per i residenti della ztl e del centro abitato
Abbandonato tra il marciapiede e la sede stradale, e non è la prima volta che accade proprio lì, di fronte al bar – pasticceria “Zoppi”. Di recente era stato lasciato anche un materasso
Materiali ingombranti abbandonati in diverse zone di Senigallia tornano a fare discutere. Un post ironico su Facebook evidenzia le diverse aree interessate all’abbandono dei rifiuti