PESARO – Dopo le polemiche, il sindaco fa visita al carcere di Villa Fastiggi. E stila l’elenco delle difficoltà e priorità.
Visita congiunta per il sindaco Andrea Biancani, la senatrice Ilaria Cucchi e l’assessora alla Sicurezza Sara Mengucci all’interno del carcere di Villa Fastiggi dove, al loro arrivo, sono stati accolti dal Direttore in missione Palma Mercurio, dal Comandante Gabriele Celli, dalla Direttrice e coordinatrice dell’area pedagogica Enrichetta Vilella, dal Responsabile area Contabile Fernando Del Mastro e dalla Polizia Penitenziaria.
«È sempre toccante far visita ai detenuti del carcere di Pesaro – ha sottolineato il sindaco Biancani -: una realtà che conosco bene e di cui mi occupo da anni. In primis, però, mi preme ringraziare la senatrice Ilaria Cucchi per la sensibilità che ha mostrato negli anni sulla tematica e che, proprio sotto sua richiesta, ho avuto il piacere di accompagnare tra le celle dei detenuti della sezione maschile e femminile».
Alla visita del sottosegretario al Ministero della Giustizia Andrea Delmastro, fatta in autonomia la scorsa settimana senza il coinvolgimento delle istituzioni territoriali, è seguita quella del sindaco Biancani, della senatrice Cucchi e dell’assessora Mengucci che, durante le oltre 3 ore di visita, hanno avuto modo di confrontarsi anche con i vertici della Casa circondariale di Pesaro.
Tra le difficoltà più evidenti da affrontare all’interno della struttura, sottolineate da detenuti e Polizia Penitenziaria, vi sono «la necessità di una maggior formazione professionale che possa aiutare i detenuti a imparare un mestiere, guadagnandosi da vivere una volta scontata la pena – hanno proseguito Biancani e Mengucci -; un miglior intervento di assistenza psichiatrica che, in alcuni casi, potrebbe ridurre anche la contingenza con i suicidi all’interno delle carceri; l’aumento di personale che rimane punto fondamentale su cui lavorare; sistemi di videosorveglianza non completamente funzionanti».
Attenzione particolare anche nei confronti della rete informatica, dei sistemi di ventilazione e degli impianti elettrici presenti nella struttura, attualmente datati e che andrebbero sostituiti per permettere ai detenuti di poter svolgere i colloqui in videochiamata o per avere un ricircolo dell’area adeguato anche per il personale che sta in divisa: «A riguardo l’amministrazione comunale si era proposta per trovare delle ditte che potessero mettere a disposizione dei veri e propri ventilatori, ma che attualmente non è possibile installare proprio per via del vecchio dell’impianto che non ne sostiene il carico elettrico», hanno precisato Biancani e Mengucci. «Una situazione che crea disagio a tutti coloro che lavorano e vivono all’interno della struttura».
Presenti al sopralluogo anche l’associazione Braccia Aperte che organizza, con i fondi della Comunità europea, corsi lavorativi riconosciuti per il reinserimento nella società dei detenuti e assieme a Isaia, Caritas, educatori e volontari hanno poi condiviso i progetti, coordinati da Ambito Territoriale Sociale 1, che nella città di Pesaro continuano ad essere attivi in collaborazione con l’amministrazione comunale che, nel corso degli anni, si sono intensificati, tanto da creare una vera e propria rete di aiuto, direttamente dal carcere, allo sviluppo educativo dei detenuti. «Figure che ringraziamo e che svolgono un ruolo fondamentale per la comunità carceraria – sottolineano Biancani e Mengucci -. Un aiuto prezioso che, in parte, sopperisce alla mancanza di personale ma vanno aiutate e incrementate nello svolgimento di ulteriori corsi».
Inoltre, «abbiamo avuto anche modo di verificare il lavoro della Polizia Penitenziaria, che svolge non solo un ruolo di controllo e sorveglianza ma che, con i detenuti, ha instaurato rapporti umani e di supporto mentale in situazioni difficili, che sono all’ordine del giorno nel settore carcerario. Un lavoro complesso che va riconosciuto».
La senatrice Ilaria Cucchi, pesarese d’adozione, ha anche ricordato come il carcere di Pesaro abbia, per lei, una valenza significativa: «È il primo a cui ho fatto visita nella mia veste di senatrice. Una struttura che presenta diversi problemi e mancanze a cui gli agenti di polizia penitenziaria, gli operatori e i volontari sopperiscono come possono. Purtroppo, devo sottolineare che ho trovato le condizioni del carcere di Villa Fastiggi del tutto invariate rispetto alla mia prima visita. Il sottosegretario Del Mastro questa estate ha fatto il giro delle carceri solo per farsi selfie con gli agenti, che però ormai si sentono anche un po’ presi in giro – conclude Cucchi -. La situazione del pianeta carcere è sotto gli occhi di tutti. E il governo non sta facendo nulla per affrontare il problema anzi, lo usa come discarica sociale».