Liste d'attesa, Vitri: «La Regione non ha un piano di recupero»
Pesaro

Liste d’attesa, Vitri: «La Regione non ha un piano di recupero»

La consigliera Dem: «Non è stato messo un euro per le assunzioni nè per la telemedicina. I pazienti protestano, è caos»

Micaela Vitri (Pd)

PESARO – Liste d’attesa, la consigliera Pd Micaela Vitri striglia la Regione.

«L’Assessore Saltamartini ha confermato l’incapacità della Giunta Acquaroli di risolvere il problema delle lunghe liste di attesa per accedere alle prestazioni sanitarie. Come pensano di recuperare se non hanno previsto un euro né per assunzioni né per telemedicina? Ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere lo stato di attuazione del Piano Operativo 2024, redatto dall’Agenzia Sanitaria Regionale, per il recupero e il miglioramento delle liste d’attesa per prestazioni ambulatoriali, ricoveri e screening. La risposta di Saltamartini è una e vera propria presa in giro per i cittadini. Non ci sono le risorse per l’assunzione o riallocazione di personale, che fanno radiologia tradizionale, ecolordoppler, ecografia, volumi tac, alta diagnostica e chirurgia e nemmeno un euro per la telemedicina».

La consigliera non ci sta. «Il copione è sempre lo stesso: scaricare le responsabilità su chi governava prima senza assumersi le proprie dopo quasi cinque anni di governo.

Visto che l’Assessore mi ha risposto riportando i dati del 2015, vorrei ricordare che allora alla guida della Regione c’era Gianmario Spacca, che aveva governato dieci anni e ora è alleato di Acquaroli. In una regione dove il 9,7% dei pazienti è costretto a rinunciare alla cure, percentuale aumentata del 7% dell’anno precedente in linea con la media nazionale, mi sarei aspettata informazioni dall’Assessore sulla strategia proposta per garantire l’accesso alle cure e ridurre la mobilità passiva. Ricordo che nel 2022 il Governo Draghi aveva assegnato 12.861.642 euro, ma ne sono stati spesi solamente 4.687.310,96, come accertato dalla Corte dei Conti».

Vitri chiude: «Nel piano, tra le azioni strategiche, ci sono l’attivazione dei percorsi di presa in carico e l’allargamento delle agende per la domanda non soddisfatta, e le attività di ottimizzazione. Ogni giorno, ricevo decine di chiamate di persone in lista d’attesa che attendono di essere richiamate da mesi, mentre chi guida la sanità nelle Marche, dall’Assessorato alla Commissione, non pensa nemmeno a come attuare il piano di recupero».