Fusione di Monteciccardo, Lanzi: «Servizi non migliorati»
Pesaro

Fusione di Monteciccardo, Lanzi: «Servizi non migliorati, Pesaro usa i fondi per chiudere i suoi bilanci»

Il consigliere attacca il centrosinistra: «Promesse non mantenute, progetto che si rivela guscio vuoto. Delusione»

Il municipio di Monteciccardo

PESARO – Fusione con Monteciccardo, il consigliere d’opposizione Marco Lanzi passa alle critiche.

«Sono passati quasi cinque anni dal referendum del 2020 che ha sancito la fusione per incorporazione di Monteciccardo nel Comune di Pesaro, un’operazione promossa e caldeggiata dal Partito Democratico locale e dall’allora Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. Oggi, a fronte delle promesse solenni che hanno convinto l’80% dei cittadini di Monteciccardo a votare “Sì”, emerge un quadro di mancate realizzazioni e profonde delusioni, che gettano un’ombra sulla gestione e sulla trasparenza dell’intero processo. Il progetto di fusione, all’epoca, poggiava su pilastri ben definiti, poi formalizzati in una Legge Regionale (con il contributo del Presidente Ceriscioli, del Vicepresidente del Consiglio Regionale Biancani e del Sindaco Ricci), che si sono rivelati in gran parte disattesi».

Lanzi elenca «le promesse: un contributo straordinario di 2 milioni di euro annui al Comune di Pesaro per 10 anni, successivamente prorogato a 15 anni dal governo Meloni, per un totale di 30 milioni di euro. Di questa cifra, ben 12 milioni di euro avrebbero dovuto essere destinati specificamente a Monteciccardo. Il miglioramento dei servizi esistenti per i cittadini di Monteciccardo. Il riconoscimento di status e permessi per i consiglieri, e una remunerazione per il presidente di Monteciccardo pari a quella di un Comune di pari livello. Oggi la realtà è ben diversa. Le risorse promesse per Monteciccardo non sono state destinate al territorio in modo significativo, e i servizi non hanno registrato quel miglioramento tanto atteso. Ciò che è emerso, invece, è la sorprendente constatazione che il Comune di Pesaro stia di fatto chiudendo i propri bilanci con i fondi che avrebbero dovuto essere usati per Monteciccardo».

Per il consigliere di Pesaro Svolta ed ex candidato sindaco «È inaccettabile che un progetto così cruciale per il futuro della nostra comunità, proposto, votato e approvato con un così ampio consenso, si sia rivelato un guscio vuoto di promesse non mantenute. I cittadini di Monteciccardo sono stati ingannati e ora ne subiscono le conseguenze, mentre i fondi a destinati al loro Comune vengono utilizzati per coprire le esigenze del bilancio di Pesaro. La comunità di Monteciccardo chiede chiarezza, il rispetto degli accordi presi e un’immediata inversione di rotta per garantire che le promesse più volte fatte siano rispettate. È una piccola comunità alla quale mi sento molto legato e che ho incontrato più volte durante e dopo la mia campagna elettorale: hanno tutte le ragioni per ritenersi traditi dalla politica. Come consigliere comunale, unitamente ai miei colleghi del centrodestra, sosterremo ogni iniziativa dei cittadini di Monteciccardo per affermare il principio che chi riveste il ruolo di amministratore dovrebbe essere il primo a dare l’esempio anche dal punto di vista educativo e a trasmettere valori di onestà, di rispetto delle regole e soprattutto della parola data».