Ciclovia del Metauro, intelligenza artificiale, sanità. Ricci: «Le Marche devono uscire dalla mediocrità»
Pesaro

Ciclovia del Metauro, intelligenza artificiale, sanità. Ricci: «Le Marche devono uscire dalla mediocrità»

Il candidato alla Regione: «Aiutare le pmi a essere competitive, attenzione all'invecchiamento della popolazione»

Matteo Ricci
Matteo Ricci

FANO – Ciclovia del Metauro, tra le priorità di Matteo Ricci se dovesse essere eletto Governatore delle Marche.

L’europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche, prosegue il tour «Per tutte le Marche», che lo vedrà visitare tutti i comuni della regione.

«Abbiamo visitato anche oggi tante realtà che resistono nonostante gli scenari foschi a livello internazionale, realtà che soffrono (a partire dal mondo agricolo e mondo della pesca) ma anche tante imprese che continuano ad esportare nonostante i dazi e le grandi difficoltà che ci sono. Siamo una regione caparbia e questo aggettivo vorrei portarmelo dietro ad ogni tappa».

«Dobbiamo pensare in grande – afferma Ricci – questa regione purtroppo negli ultimi cinque anni non solo ha visto aumentare i problemi nella sanità e nel lavoro (come raccontano tutte le classifiche e tutti i dati socioeconomici), ma si è anche accontentata della mediocrità. – aggiunge – Per me il simbolo della giunta Acquaroli è il divano mentre il nostro deve essere la bicicletta, perché dobbiamo essere una regione che pedala forte per recuperare la competitività pensando in grande. Se rimaniamo piccoli, con una mentalità provinciale, non riusciremo ad essere competitivi in nessun tavolo né nazionale né europeo. – continua – In questi anni si è scambiata la filiera istituzionale per un meccanismo di chi va a Roma a prendere gli ordini. Noi non prenderemo ordini e andremo a Roma, con la schiena dritta, l’orgoglio e il protagonismo di una regione forte, a prescindere da chi ci governa. Questo è il contributo che voglio dare alle nostre belle Marche, affrontando ovviamente i tanti problemi che ci sono».

«Bisogna concentrare le misure regionali principalmente su alcuni campi. Uno è quello dell’applicazione dell’intelligenza artificiale al servizio della manifattura. Le piccole imprese se non vengono aiutate in questo dalla regione non ce la possono fare, rischiando così di perdere in termini di competitività. Il secondo riguarda la sostenibilità. Voglio imprese che investano sempre di più su questo tema. Il cambiamento climatico è molto più veloce di quello che immaginavamo. Il terzo riguarda l’invecchiamento della popolazione che apre a grandi problemi dal punto di vista socio sanitario, ma che può diventare un’opportunità se investiamo in prodotti nuovi che vanno incontro ai bisogni e alle richieste alla domanda di una popolazione che invecchia».

«Dobbiamo investire davvero sulla sanità pubblica e maggiormente sulla sanità territoriale. Abbiamo una sanità territoriale debolissima a partire dalla salute mentale, che sta diventando un’emergenza e sulla quale anche le ultime classifiche posizionano le Marche all’ultimo posto tra le regioni italiane. La sanità territoriale deve ripartire quindi da questo tema e da quelle patologie che colpiscono sempre più le persone anziane, a partire dall’Alzheimer o le demenze».

Sulle università: «Le private non servono a nessuno, non si formano nuovi medici con le università a pagamento. Abbiamo bisogno che l’istruzione, nel settore medico, sia un diritto e non un privilegio esclusivo dei ricchi. Sulla Link non so se ci sarà la possibilità di tornare indietro, ma se così fosse prenderò questo impegno con i cittadini e con il mondo universitario».

Sulla ciclovia del Metauro: «Migliorerebbe il territorio dal punto di vista turistico e della mobilità di quei comuni che vanno da Bellocchi fino a Fossombrone lungo la vecchia Flaminia, sarebbe una grande opera in favore di lavoratori, studenti e chi vuole andare in bicicletta nel tempo libero. Era un mio progetto già dal 2011 che però questa regione ha cancellato, per questo sarà uno dei primi progetti che rimetterò in piedi».