Tolentino, l'ex marito di Gentiana resta in carcere. «L'ho fatto per difendere i miei figli»
Macerata

Tolentino, l’ex marito di Gentiana resta in carcere. «L’ho fatto per difendere i miei figli»

Giovedì l’autopsia sulla salma di Gentiana Hudhra. Il 55enne ha anche raccontato di essere stato da uno psichiatra nel 2021

Il tribunale di Macerata

TOLENTINO – Ha confermato quanto detto nel corso dell’interrogatorio nella caserma dei carabinieri, poche ore dopo l’omicidio, Nikollaq Hudhra, il 55enne albanese che sabato sera ha ucciso a coltellate la sua ex moglie, Gentiana Hudhra, 45 anni, nel parco di via Benadduci, a Tolentino.

Questa mattina, davanti al gip Daniela Bellesi del tribunale di Macerata, si è svolta in videcollegamento l’udienza di convalida dell’arresto.

L’uomo, assistito dall’avvocato Lucia Testarmata, ha deciso di rispondere alle domande del giudice, confermando quanto già aveva detto sabato notte nella caserma dei carabinieri. Secondo lui la causa dei suoi mali e dei suoi figli sarebbe stata proprio Gentiana. Per questo, per difendere i suoi figli, la avrebbe uccisa, colpendola alle spalle con almeno dieci fendenti.

«L’ho fatto per difendere i figli», ha detto il 55enne al giudice.

Il 55enne ha anche raccontato di essere stato da uno psichiatra nel 2021: una visita che gli era stata consigliata in fase di separazione dal medico del consultorio. In auto l’uomo avrebbe tutta la documentazione medica, che sarà acquisita dalla procura.

Nei prossimi giorni verranno sentiti anche i due figli della coppia.

Alla fine, il gip ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare in carcere, a Montacuto. Il pm Enrico Riccioni, che coordina le indagini, sta valutando di chiedere una perizia psichiatrica.

Giovedì, alle 9, l’autopsia sulla salma di Gentiana Hudhra, che sarà eseguita dal medico legale Antonio Tombolini.