Ancona-Osimo

Vini delle Marche: ecco i 24 Tre Bicchieri della guida Gambero Rosso 2025

La parte del leone la fa come al solito il Verdicchio, dai Castelli di Jesi e da Matelica, vero vino da monovitigno bandiera di un territorio

Vigneti e vignaioli nelle Marche

ANCONA – Il Gambero Rosso traccia l’identikit del vino delle Marche, passando per le caratteristiche della vendemmia 2023, la crisi di Moncaro e i riconoscimenti che la guida Vini d’Italia assegna ai vini della regione per la nuova guida del vino italiano. La parte del leone, naturalmente, la fanno come ogni anno i vini da uva verdicchio: sui 24 premiati con i “tre bicchieri”, massimo riconoscimento del Gambero Rosso, ben 14 sono prodotti con il vitigno re dei Castelli di Jesi e di Matelica, al secondo posto, molto distanziati, il Rosso Piceno e il Pecorino. Sono 18 su 24 i vini bianchi, a conferma di una regione, le Marche, in cui la qualità è trainata da Verdicchio e Pecorino, senza disdegnare, come si vede più avanti, interessanti incursioni nel territorio del Bianchello, ma anche in quello del Conero e del Rosso Piceno, con il battitore libero Kurni a svettare da solista con il suo Montepulciano nel territorio di Cupra Marittima.

«L’annata 2023 flagellata dalla peronospora – spiega il Gambero Rosso – ha inciso nella viticoltura marchigiana e nelle scelte aziendali: c’è chi si è limitato a vinificare quel poco che aveva, chi si è rivolto al mercato delle uve, i più colpiti hanno rinunciato a produrre e si sono rassegnati a saltare l’annata, avendo già in casa la buona quantità prodotta nel 2022 e confidando nella vendemmia 2024 che, a fine agosto, si prevede proficua nonostante un’estate siccitosa, arrivata con le riserve idriche al minimo dopo un inverno e una primavera avare di neve e piogge. Ai timori per il rallentamento del mercato mondiale si è poi aggiunta l’implosione di Terre Cortesi Moncaro. La più grande cooperativa marchigiana, attiva sui principali quadranti produttivi regionali, all’inizio del 2024 è entrata in una spirale di crisi economica e dirigenziale dagli esiti imprevedibili e che di certo avrà effetti negativi per tutto il comparto. Uno scenario talmente preoccupante da far muovere le istituzioni al più alto livello. La speranza è quella di una rapida soluzione che possa dare respiro a centinaia di soci e risollevare il destino di migliaia di ettari di vigneti specializzati».

In generale, però, il quadro della viticoltura marchigiana è positivo: «La trama di aziende che compongono la tela marchigiana sembra reggere: le dimensioni spesso contenute, il forte impegno familiare e la naturale propensione della cultura campagnola locale nell’evitare sprechi ed eccessi danno forza e affidabilità. Tutto ciò si riflette in una qualità crescente, seppur a piccoli passi. Va in questa direzione il massimo riconoscimento a un Bianchello del Metauro, storica Doc che copre tanti vigneti in provincia di Pesaro». Le new entry di quest’anno nel club dei Tre Bicchieri provengono dalle aziende Edoardo Dottori e Cimarelli nella zona di Jesi e de La Valle del Sole e Quinto “Quntì” Alfonsi nel Piceno. A questi si aggiunge il ritorno «a livelli stratosferici» di due vini: il Verdicchio Origini Riserva di Fattoria Nannì e il Kurni di Oasi degli Angeli.

I Tre Bicchieri sono stati assegnati a:
Bianchello del Metauro Sup. Chiaraluce ’22 Crespaia
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Ambrosia Ris. ’21 Vignamato
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Franz Ris. ’21 Tenuta di Frà
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Kochlos Ris. ’22 Edoardo Dottori
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Lauro Ris. ’21 Poderi Mattioli
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Origini Ris. ’22 Fattoria Nannì
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Rincrocca Ris. ’21 La Staffa
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. San Paolo Ris. ’21 Pievalta
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Selezione Cimarelli Ris. ’22 Cimarelli
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Villa Bucci Ris. ’21 Bucci
Conero Sassi Neri Ris. ’20 Fattoria Le Terrazze
Falerio Pecorino Al MonteNero ’22 Quntì
Falerio Pecorino Onirocep ’23 Pantaleone
Kurni ’22 Oasi degli Angeli
Offida Pecorino Artemisia ’23 Tenuta Spinelli
Rosso Piceno Sup. ’20 La Valle del Sole
Rosso Piceno Sup. Morellone ’20 Le Caniette
Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare ’21 Velenosi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. V. V. Historical ’19 Umani Ronchi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vign. del Balluccio ’22 Tenuta dell’Ugolino
Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. ’21 Belisario
Verdicchio di Matelica Senex Ris. ’18 Bisci
Verdicchio di Matelica Vertis ’22 Borgo Paglianetto
Vignagiulia Rosso ’19 Emanuele Dianetti

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