Post voto ad Osimo, commenti a margine del Consiglio regionale
Ancona-Osimo

Post voto ad Osimo, commenti a margine del Consiglio regionale

Maggioranza e opposizioni, visioni diverse e riflessi opposti se la vittoria al primo turno di Michela Glorio possa avere o meno una ripercussione per le prossime Regionali

Matteo Ricci e Michela Glorio sul palco del teatro osimano

Ancona – A margine della seduta odierna del Consiglio regionale, ovviamente, i risultati post elezioni amministrative a Osimo hanno tenuto banco. Maggioranza e opposizioni, visioni diverse e riflessi opposti se la vittoria al primo turno di Michela Glorio possa avere o meno una ripercussione per le prossime Regionali.

La maggioranza

Poca voglia di parlare da parte della maggioranza. Da FdI si sottolinea che il partito cresce in termini di consensi e che quanto accaduto un anno fa, con le diatribe tutte interne ai movimenti civici, ha portato a questa sconfitta. «Su Osimo credo che sia l’epilogo naturale di una vicenda che a me è sembrata surreale, anche se speravo un risultato diverso credo che fosse inevitabile questo epilogo», le parole del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che risponde anche a Ricci. «In questi anni di passi importanti il centrodestra ne ha fatti tanti, in tantissime città, il saldo è nettamente positivo rispetto a quando ho iniziato la campagna elettorale, cinque anni fa, e credo che le regionali siano una partita completamente diversa, rappresentano una sfida completamente diversa», ha concluso. «Con un dato segnato dalla incredibile astensione, in molti dovrebbero fare mea culpa perché quando si pongono veti, pensando di essere autosufficienti, si commette almeno l’errore della arroganza», la presa di posizione da parte dell’Udc. «Lo avevamo detto dal giorno delle dimissioni del sindaco Pirani: non avevano alcun senso politico quelle dimissioni che hanno evidenziato infatti questioni puramente ed esclusivamente personali. E le scelte successive hanno avuto il sapore della vendetta (verso chi ancora non è chiaro visto il risultato poco edificante). Se si fosse privilegiata la politica, senza esclusioni – è il ragionamento -, come aveva chiesto Dino Latini, oggi saremmo a parlare in modo diverso. Ora, si volti pagina, una brutta pagina locale, per concentrarsi tutti, senza personalismi, alla affermazione del centrodestra e di Francesco Acquaroli alle prossime elezioni regionali».

Le opposizioni

Nel Pd, le dichiarazioni a caldo di Chantal Bomprezzi e del candidato Matteo Ricci, sono riprese dagli esponenti del gruppo consiliare regionale. C’è entusiasmo, ma consapevolezza che i problemi interni legati al nodo terzo mandato sembrano interessare maggiormente rispetto all’affermazione ad Osimo. A parlare, invece, è la capogruppo, del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri. «Nelle Marche l’aria sta cambiando ma soprattutto è anche un dato nazionale, fossi nella giunta attuale di centrodestra che governa le Marche, mi preoccuperei sinceramente per come potrebbero andare le prossime elezioni previste per all’autunno. In vista delle Regionali servono progetti chiari, temi che avvicinino la coalizione e quando si è uniti non c’è dubbio che si è competitivi e si riesce a vincere. Adesso il M5s con le altre forze progressiste è impegnato nella stesura del programma: sui punti fondamentali si è trovato un accordo e presumo che, nel giro di qualche settimana, si potrà avere un quadro più chiaro. Il M5s, intanto, sta lavorando e organizzando incontri tematici nei vari territori, presidi, i banchetti, non è che siamo nascosti dentro le segrete stanze a lavorare sul programma. Ci sono due fili che ci conducono comunque a recepire anche le istanze dei cittadini e a portarle nelle stanze dove verrà redatto un eventuale programma di coalizione», conclude.