OSIMO – Michela Glorio ha vinto al primo turno ed è la prima sindaca della città di Osimo. È la diciottesima dall’immediato Dopoguerra.
Glorio ha raggiunto il 57,37 per cento, l’ex primo cittadino Francesco Pirani (le cui dimissioni hanno portato al commissariamento) si è fermato a 30,21, terza Michela Staffolani con 12,42. Emozionata ieri pomeriggio (26 maggio), è arrivata in centro, nella sede elettorale davanti al teatro, e poi ha fatto ingresso in municipio tra gli applausi. Con lei anche il candidato alle regionale Matteo Ricci che ha preso parte al festeggiamento. Ha potuto contare su una larga coalizione formata da otto liste: Partito democratico, Movimento 5 stelle, Energia Nuova, Ecologia e Futuro, Michela Glorio Sindaco, Uniti per Glorio, OsiAmo e Popolari per Osimo. Sono le stesse dell’anno scorso quando scese in campo e sfidò al ballottaggio l’ex sindaco Francesco Pirani, quest’anno sostenuto da tre liste, Pirani sindaco (la sua personale), Osimo al Centro e Progetto Osimo.
Le parole della nuova sindaca
La sindaca ha detto: «Siamo riusciti a farci capire, a far comprendere alla comunità che saremmo stati al servizio con umiltà. Per le strade mi chiamavano già sindaca. Abbiamo portato avanti una campagna elettorale capillare, non per le poltrone. Sarò la sindaca di tutti, a tempo pieno, per ricucire Osimo dopo un anno di governo prima e commissariamento poi. L’ho promesso agli osimani. C’è tanto da fare, Osimo è stata messa in panchina per tutto questo tempo. Da martedì 27 inizierò a lavorare per la città.
Subito da convocare i commercianti per il cartellone estivo e poi dare il via al piano asfalti e far ripartire la macchina comunale con i concorsi. Ho sempre immaginato una città amministrata anche con una sensibilità diversa, quella femminile, che punti a far diventare Osimo una città inclusiva per tutti. Presto la giunta, forse giovedì 29 l’insediamento».

L’analisi del voto
Primo partito cittadino resta comunque il Pd che ha superato il 18 per cento, poi Fratelli d’Italia con il 9. Ci si chiede dove siano confluiti i voti delle Liste civiche da sempre di Dino Latini, il grande assente di questa tornata, e se avrebbero fatto la differenza per qualcuno. Proprio questa assenza ha avuto certamente un peso sia considerando le astensioni la dispersione dei voti. Così come ha pesato l’harakiri del centrodestra che non ha potuto, voluto o non è riuscito a compattarsi per correre insieme, unito.
L’affluenza
Scarsa l’affluenza, probabilmente ai limiti storici, segno della delusione dei tempi ma anche di quello che è accaduto nell’ultimo anno. I votanti sono stati 16mila e 785, il 52,4 per cento, lo stesso dato del ballottaggio dell’anno scorso (il 52,35) ma rispetto al primo turno c’è un calo di quasi l’8 per cento. La città ha chiuso lo scrutinio, lentissimo, dopo ore, proprio come l’anno scorso e cinque anni fa. 33 seggi e il risultato definitivo arrivato solo in tarda serata.
Il Consiglio comunale
In Sala Gialla, oltre alla sindaca Glorio, ci saranno 15 consiglieri di maggioranza: 6 del Pd, 6 di Lista Glorio, 1 a testa per Ecologia e Futuro, Energia Nuova e Uniti per Glorio (restano fuori OsiAmo, Popolari per Osimo e M5s). In minoranza Pirani avrà 6 seggi, uno per sé, 4 per la sua lista Pirani sindaco e 1 per Osimo al Centro, mentre la coalizione di centrodestra avrà tre seggi, quello della candidata sindaco Staffolani e altri 2 a Fdi.