ANCONA – I problemi di Torrette di Ancona sono numerosi, non c’è solo quello relativo alle condizioni di degrado in cui versa il “palazzo viola”, il centro commerciale che si trova tra via Conca e via Esino. Il traffico, le condizioni delle strade, la pericolosità di alcune rotatorie, e aree verdi totalmente abbandonate, fanno da contorno a un quartiere vivo e popoloso, frequentato da universitari ma anche centro nevralgico della città con il suo ospedale che accoglie persone e professionisti da tutta la regione, e non solo.
Le testimonianze degli abitanti parlano, in generale, di un quartiere dove si vive bene, a parte tutta la zona di via Conca agli incroci con via Tenna e via Esino, dove il traffico intenso dei mezzi che provengono dall’autostrada o dal porto finisce per causare inquinamento acustico e atmosferico a livelli decisamente elevati.
Il parco del Gabbiano, per esempio, vicino al quale il signor Esposto spazza quotidianamente la sua porzione di via Rubicone, è un luogo piacevolmente frequentato da anziani e bambini, che nelle prime ore del mattino, in queste giornate calde, cercano rinfresco sotto alle fronde degli alberi. I giochi sono curati, l’erba tagliata, i bagni pubblici puliti, insomma l’attenzione da parte del Comune c’è e si vede. A parte uno spazio nella recinzione che permette di entrare indisturbati nel parco anche nelle ore notturne, quando è chiuso. In generale, comunque, un luogo dove si sta bene, senza immondizia sparsa per terra, senza apparenti segni di degrado.
Peccato che tutto questo non trovi riscontro in altre aree verdi, come per esempio quella di via Ete, suddivisa in due porzioni, una curata dove ci sono i giochi per i bimbi, e l’altra, divisa dalla prima da pochi metri d’asfalto, dove un campetto da calcio a cinque in erba naturale versa in condizioni disastrose.
È un campo trasformato in vivaio, con piante alte un metro che rendono impossibile il gioco con un pallone. Infatti chi abita nella zona lo usa come sgambatoio per i cani, contribuendo di fatto all’inservibilità del luogo. Anche tutto intorno, dove ci sono le panchine, l’erba non è stata tagliata, come se gli addetti allo sfalcio si fossero dimenticati di questa porzione di verde urbano.



Il traffico non assedia solo via Conca e le sue rotatorie, ma manda in crisi anche via Grotte che poi diventa via Esino, specie all’altezza dell’incrocio con via Lambro e con la strada che viene dall’ospedale. Diversi residenti segnalano la pericolosità di quel tratto, l’alta velocità di chi la percorre, soprattutto in discesa, e la presenza di cinghiali ma anche di caprioli durante la notte, fino alle prime ore dell’alba.
Animali e alta velocità, due ottimi ingredienti per innescare incidenti. E poi c’è sempre il bizzarro semaforo di via Flaminia all’incrocio con via Conca, cui CentroPagina in passato ha dedicato più di un articolo, che funziona sempre nello stesso modo, cioè male: il rosso dovrebbe scattare in coincidenza delle code che si formano all’altro semaforo, quello tra via Conca e via Esino, ma in realtà scatta anche quando non c’è nessuno, anche di notte.
Così molti passano con il rosso, o perché non se ne accorgono – il giallo lampeggiante finisce all’improvviso – o perché lo fanno di proposito, specialmente di notte, considerando quel semaforo assolutamente inutile. Un aspetto che però contribuisce alla pericolosità di quel tratto di strada, non a caso spesso teatro di incidenti.