Jesi-Fabriano

Nuovo museo archeologico, imballate e pronte per il trasferimento le statue romane (Fotogallery)

Operazioni iniziate questa mattina, 4 dicembre, in vista dell'inaugurazione prevista per il 15. Della squadra all'opera fanno parte addetti della Cooperativa facchini, il professore - scultore Massimo Ippoliti, il restauratore Raffaele Burocchi e Fabio Milazzo della Soprintendenza

Imballaggio di una delle statue acefale

JESI – Fervono i lavori per il trasferimento delle sei statue acefale d’epoca romana, che compongono il ciclo dell’età giulio-claudia, dal complesso di San Floriano al nuovo museo archeologico che sarà inaugurato venerdì 15 dicembre prossimo nei locali, un tempo le scuderie, di Palazzo Pianetti, sede della civica pinacoteca.

Stamattina, 4 dicembre, una squadra era al lavoro, al primo piano della ormai “vecchia” sede museale, per smontare i manufatti dagli attuali basamenti, procedere all‘imballaggio e poi al trasferimento in via XV Settembre.

Con la Cooperativa facchini, incaricata del procedimento manuale, erano all’opera anche il professore – scultore Massimo Ippoliti, Raffaele Burocchi, restauratore dello studio “Iguvium” di Gubbio, che si è occupato del restauro degli ambienti del nuovo museo, e Fabio Milazzo, restauratore della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche.

«Sto seguendo quasta fase delicata – dice Milazzo – e debbo dire che gli addetti della Coop facchini sono davvero molto bravi. La tutela, infatti, di questo patrimonio, come degli altri, è sempre dello Stato e bisogna accertarsi che tutto venga svolto in sicurezza e al meglio».

Massimo Ippoliti si occuperà, incaricato dal Comune, di ripristinare il basamento che ospiterà le statue mentre al momento è impegnato a toglierle da quello vecchio.

«Una cassettina ospita la base – spiega – che è “affogata” nel cemento. Lo stiamo togliendo per ricollocarle nel nuovo museo dove è già tutto numerato e predisposto. C’erano anche quattro teste che sono già state portate via per essere installate sui nuovi supporti. Le statue verranno messe in sicurezza nelle rispettive casse e trasferite  per essere ricollocate sui nuovi basamenti. Per me è la quinta volta da quando stavano alla Salara, nel 1997, anno della loro prima “passeggiata“, sino ad arrivare al 2002, quando sono state sistemate qui».

Nel nuovo museo archeologico potremo intraprendere un viaggio, tra circa duemila reperti, che ci porterà dagli ambienti di età preistorica e picena a quelli di età romana.

Biglietteria unica che permetterà anche di visitare la pinacoteca, dai dipinti più antichi all’arte contemporanea.

Ti potrebbero interessare