Pesaro

Discarica di Riceci, Fulvi (Pd): «Contrari, ma chi ha avvallato la scelta? Regione e Comune spieghino»

La segretaria provinciale: «No a 200 tonnellate di rifiuti per 25 anni. Un giro d'affari da mezzo miliardo merita una riflessione»

La zona di Petriano, foto dal gruppo "No alla Discarica a Riceci"

PESARO – Discarica di Riceci, netta contrarietà dei residenti. Nei giorni scorsi erano intervenuti oltre 500 cittadini per dire il proprio “no” all’impianto di rifiuti da 5 milioni di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi.

A far sentire la propria voce è anche il Pd con Rosetta Fulvi, segretaria provinciale. «Il Pd è nettamente contrario alla discarica di Riceci nel Comune di Petriano. Non condividiamo l’ubicazione, né la dimensione e tanto meno la costituzione di una società privata (Aurora) per la sua gestione»..

Posizione contraria già espressa dai Consiglieri regionali del PD Vitri e Biancani, dal PD di Urbino e dal Gruppo consiliare in perfetta sintonia con il partito provinciale.

«Siamo al paradosso perché, mentre l’Unione Europea dichiara le discariche impianti di trattamento dei rifiuti obsolete da superare in tempi congrui, nella nostra regione e nel nostro territorio si pensa di realizzare una enorme nuova discarica, stimata in 5 milioni di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi che impegnerà una superficie di 115.790 metri quadri, con una superficie di intervento complessiva di 268.000 metri quadri.

Questo significa – precisa Fulvi – che la discarica è addirittura 5 volte più grande di quella di CaLucio di Urbino che contiene in totale 1 milione di metri cubi, il doppio di quella di CaAsprete di Tavullia che contiene 2,5 milioni di metri cubi. Dov’è l’interesse del territorio in una discarica di queste dimensioni che movimenterà 200.000 tonnellate di conferimenti annui per 25 anni? Anche l’ipotizzato giro d’affari merita una riflessione: probabilmente superiore ai 550 milioni di euro».

Gli interrogativi però non mancano. «Di fronte a terreni già acquistati allo scopo, a sondaggi effettuati, ad un progetto realizzato e presentato alla Provincia – continua Fulvi – la domanda sorge spontanea: è possibile che nessuno sapesse? Davvero i potenziali gestori non si sono confrontati con il Comune di Petriano e la Regione? Perché l’Assessore Aguzzi non dimostra attenzione visto che, anche nel sito di Petriano risultano essere presenti vincoli ambientali e rischio di dissesto idrogeologico? Perché il Sindaco Gambini non esce dall’ambiguità e non si oppone alla discarica di Petriano che deturperebbe irrimediabilmente la città di Urbino, patrimonio dell’UNESCO, e il suo entroterra?».

Il Sottosegretario Sgarbi ha preso posizione parlando di un “obbrobrio” in una zona sottoposta a vincoli.

«Il Sindaco Gambini, socio di MMS, prima voleva spiegare i motivi e, a suo dire, i presumibili vantaggi della discarica di Riceci in Commissione ambiente, mentre poi come Ponzio Pilato ha dichiarato che «Nessun amministratore di Urbino  può esprimersi su un tema che riguarda un altro comune». Scene da operetta di chi probabilmente ha avvallato la scelta dell’Amministratore Delegato di MMS Mauro Tiviroli.

Quindi netta contrarietà del PD sulla discarica di Riceci, ma altrettanta consapevolezza che il problema dello smaltimento dei rifiuti riguarda tutti e deve essere affrontato, ma con soluzioni sostenibili condivise con i territori».

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