Pesaro

Sanità, Ceriscioli: «Decadimento e bugie». Biancani durissimo sulla chiusura di Marche Nord

Dibattito a Villa Fastiggi con gli esponenti Pd. Vitri: «Rete dei pronto soccorso devastata e progetto ospedale in ritardo»

PESARO – L’ex Governatore Luca Ceriscioli attacca il centrodestra sulla sanità durante l’iniziativa organizzata dal circolo di Villa Fastiggi.

Il past presidente ha parlato di «decadimento della sanità marchigiana». Poi gli attacchi mirati. «Le liste d’attesa si sono estese in maniera pesante anche sugli interventi. Non ricordo che tre anni fa ci fosse difficoltà sugli interventi. È colpa di un’impostazione tutta ideologica. Sostengono che la sanità per acuti si realizza in maniera migliore spargendo il servizio nel territorio. Tutto è peggiorato. È il contrario di quello che si dovrebbe anche solo per rispettare la legge. Li poteva salvare solo un Governo nazionale che mettesse a disposizione delle Regioni risorse che non si erano viste prima ma la Finanziaria ha di fatto tagliato la spesa sanitaria perché non l’ha aggiornata neppure al tasso di inflazione».

Ceriscioli ha chiuso: «È importante smascherare questo aspetto perché era il cavallo di battaglia che hanno usato per convincere tanti marchigiani a votarli. Sono state raccontate ai marchigiani un mare di bugie».

Nel corso dell’iniziativa, molto partecipata, sono intervenuti, tra gli altri, i consiglieri regionali dem Andrea Biancani, Micaela Vitri e il segretario provinciale della Cgil Roberto Rossini.

«Avevano previsto entro il 31 dicembre 2022 il concorso di progettazione per il nuovo ospedale di Pesaro ma a maggio ancora non si vede nulla: siamo già in ritardo di sei mesi– dice Biancani- Hanno rinunciato ad un ospedale da 680 posti per tenere due ‘ospedaletti’. Finirà che Pesaro e Fano litigheranno per decidere dove chiudere un reparto perché i medici per tenere aperti gli stessi reparti in entrambe le città non ci sono. La pediatria è un esempio lampante. A Pesaro l’hanno riaperta ma con i medici a gettone. E prima poi occorrerà scegliere. La chiusura dell’azienda ospedaliera Marche Nord è stata la più grande ‘rapina’ fatta a questo territorio».

A rincarare la dose l’altra consigliera regionale del Pd Micaela Vitri. «Baldelli (Edilizia sanitaria) e Saltamartini (Sanità) hanno previsto la deroga per gli ospedali in area disagiata solo nei loro Comuni: Pergola e Cingoli- attacca Vitri- La rete dell’emergenza/urgenza è devastata».

Per il segretario provinciale della Cgil Roberto Rossini l’idea di avere «ospedali unici o comunque strutture in cui accentri delle specialità è il modello da seguire» mentre nelle Marche «si è fatta una scelta che ha attribuito tutto il problema della sanità a Marche Nord e così si è chiusa l’azienda e ci si è inventati il presidio ospedaliero di Ast composto dagli ospedali di Pesaro, Fano, Urbino e Pergola».

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