Ancona-Osimo

Meteo 2023, parlano le cipolle: «Caldo, siccità e un inverno che non c’è». Le previsioni mese per mese

Alfio Lillini ci dice la sua sui cambiamenti climatici, dopo aver fornito le previsioni meteo per l'anno 2023: «Occorre fare presto per salvaguardare la vita sulla Terra»

Siccità e cambiamenti climatici

ANCONA – Calendario delle cipolle, sarà un altro anno di caldo e di siccità. Parola dell’esperto del calendario e del meteo delle cipolle Alfio Lillini, nato a Cingoli (in provincia di Macerata), ma residente a Jesi, in provincia di Ancona. «Io uso la tecnica del rabdomante e il 2023 sarà un anno particolare per la siccità e per un inverno che non c’è» evidenzia.

«Gennaio e febbraio saranno mesi invernali, ma invernali relativamente – spiega Lillini –. Sarà l’inverno che vediamo adesso, un inverno che non è inverno, niente di particolare circa il freddo e le piogge. Ci sarà l’umidità, come quella che c’è attualmente, e temperature più o meno di questo tipo».

Alfio Lillini, del calendario delle cipolle

«D’altronde, quando arriviamo a 15 gradi, che inverno è? Un inverno che non c’è – ribadisce il signor Lillini – così come l’acqua. Anche l’acqua scarseggerà e soffriremo la siccità. L’acqua la avremo ai primi di aprile, ma saranno piogge che, con la natura che si sarà già messa in moto, saranno poca cosa».

E cosa dire in merito all’estate? «L’estate inizierà a fine maggio, come succede del resto da tanti anni. E quindi avremo il classico tour de force giugno-luglio-agosto, fino ad arrivare a metà settembre. Dal 20 maggio – così hanno detto le cipolle – siccità e caldo afoso. È chiaro che è evidente come ci siamo giocati tutto a livello ambientale» sbotta Lillini. «L’acqua è importante non solo per la terra e per i campi, ma anche per noi esseri umani».

Le previsioni per l’autunno non sono pessime: «Tra agosto e settembre ci saranno temporali occasionali, speriamo non turbolenti. E poi, avremo un autunno molto simile alla primavera, quasi insignificante. Per il freddo, aspetteremo dicembre».

Lillini si lascia poi andare a un commento personale sulla situazione climatica: «Non si è trovato l’accordo durante la conferenza Onu sul clima a Sharm el-Sheik (la COP27, ndr). I nostri governanti devono porre rimedio a questo e trovare subito una soluzione. Io ieri passeggiavo in zona Santa Lucia e c’erano le querce con due terzi delle foglie ancora attaccate ai rami. Bisogna fare presto per salvaguardare la specie umana sulla Terra. Gli esperti danno il 2030 come data limite e non siamo poi così lontani».

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