Ancona-Osimo

Falconara, simulato sversamento di petrolio in mare. Esercitazione coordinata dalla Prefettura di Ancona

L'esercitazione, iniziata alle 9 del 13 dicembre e conclusa nella mattinata, ha sottoposto a sperimentazione il Pee, Piano di Emergenza Esterno della Raffineria API

ANCONA – Verificare le azioni previste da Piano di Emergenza esterna della Raffineria Api di Falconara Marittima, le capacità operative del personale coinvolto e la corretta attuazione delle procedure. Sono stati questi gli obiettivi dell’esercitazione ‘Pollex’ promossa dalla Prefettura di Ancona, che si è svolta oggi con un dispiegamento ingente di forze in campo.

Sotto il coordinamento della Prefettura del capoluogo marchigiano, sono stati coinvolti, oltre alla Raffineria Api di Falconara, la Capitaneria di Porto, la Regione Marche – Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio, i Comuni di Ancona, Falconara Marittima, Montemarciano, la Questura  di Ancona, il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, la Sezione della Polizia Stradale,  l’Autorità del sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, l’Arpam, il Servizio 118 e il Dipartimento  Prevenzione dell’Area Vasta 2, la CUR 112 NUE, l’Enac, l’Enav, Ancona International Airport, la Rete Ferroviaria, l’Anas e la Castalia Consorzio Stabile. Soggetti che sarebbero interessati in caso di incidente rilevante alla Raffineria.

Una iniziativa che si propone come finalità quella della prevenzione, su cui il prefetto di Ancona Darco Pellos tanto sta puntando. L’esercitazione, iniziata alle 9 di oggi e conclusa nella mattinata, ha sottoposto a sperimentazione il Pee, Piano di Emergenza Esterno della Raffineria API (approvato in sesta edizione il primo agosto di quest’anno) secondo quanto previsto per le aziende a rischio di incidenti rilevanti dalla “Normativa Seveso” e dal Piano locale Antinquinamento della Capitaneria di Porto – Direzione marittima.

Lo scenario ha simulato una rottura accidentale di una manichetta durante le operazioni di carico da una motocisterna attraccata al Pontile della Raffineria Api, con successiva comunicazione da parte del gestore dello stabilimento che comunica all’Autorità Marittima dell’avvenuto sversamento in mare di prodotto petrolifero. L’Autorità Marittima, ha operato secondo la propria pianificazione Pol, antinquinamento, opportunamente raccordata con il Pee.

Nel corso dell’esercitazione è stata data comunicazione dell’evento da parte dell’Autorità Marittima agli enti coinvolti, operando secondo il più basso livello di pericolo “livello di attenzione” del Pee Api, aggiornando, nel corso della mattinata, sull’evoluzione dell’evento. In campo, mezzi navali e terresti dei Vigili del Fuoco per la gestione dell’emergenza, i quali hanno operato realmente. Inoltre, è stato richiesto l’intervento del mezzo navale antinquinamento, di base nel Porto di Ancona, messo a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Castalia Consorzio Stabile S.C.p.A.) secondo le procedure ministeriali. Anche in questo caso l’impiego è avvenuto realmente.

Previsto anche il coinvolgimento effettivo del personale dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) regionale per il monitoraggio ambientale e del 118 in quanto è stato simulato un infortunio con l’intervento del personale sanitario. Nel corso dell’attività di disinquinamento, nel corso del quale è stata simulata la presenza di corrente marina verso la costa, è stato innalzato il livello di pericolo dalla “Fase di attenzione” alla “Fase di Preallarme/Allarme” e la Prefettura di Ancona ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), come previsto dal Codice di Protezione Civile in modalità virtuale.

Al Centro Coordinamento Soccorsi hanno preso parte tutti gli enti. I Comuni coinvolti, con la supervisione della Direzione Protezione civile e Sicurezza del Territorio della Regione Marche hanno avuto modo di sperimentare i propri piani comunali di protezione civile e hanno aperto i rispettivi Coc. Il Comune di Falconara, direttamente interessato, ha avuto la possibilità di sperimentare la funzione di comunicazione alla popolazione.

Per questo è stato pertanto registrato un messaggio vocale che è stato diramato con utilizzo dei diffusori sonori ubicati nei quartieri più prossimi alla zona di potenziale spiaggiamento del prodotto idrocarburico (Villanova e Fiumesino). Il messaggio è stato diramato 5 minuti per tre volte e successivamente una volta ogni 30 minuti fino al messaggio di cessato allarme. Il messaggio sonoro è stato diramato anche tramite l’altoparlante di Falconara Alta, sebbene la zona non sia interessata dall’evento, al fine di poter verificare direttamente la qualità e l’efficacia della trasmissione.

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