Ancona-Osimo

Infrastrutture e sicurezza, così si rilancia il capoluogo

Fratelli D'Italia - Alleanza Nazionale ha esposto le quattro priorità per far ripartire Ancona in vista delle amministrative del prossimo anno

Nella foto da sx: Stefano Benvenuti Gostoli, Angelo Eliantonio, Angelica Lupacchini, Fabrizio Del Gobbo, Carlo Ciccioli

ANCONA- Facilitare l’accessibilità al centro cittadino, viabilità e infrastrutture, recupero del patrimonio immobiliare in disuso e sicurezza. Secondo Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale, sono quattro le priorità per rilanciare la città di Ancona, avvalendosi anche del contributo dei cittadini. Quattro punti per controbattere ai programmi annunciati dal sindaco Valeria Mancinelli per il suo ultimo anno di governo e per darle del filo da torcere alle prossime elezioni.

«Vogliamo aprire un dibattito con tutte le forze alternative a questa amministrazione. Vogliamo avvalerci dei cittadini e a partire da febbraio inizieremo una campagna di ascolto. Cominceremo da Torrette dove stiamo sostenendo la petizione del Comitato contrario alla realizzazione di un centro commerciale all’ex Centrale del Latte- afferma Angelo Eliantonio, portavoce comunale FdI-AN-. Dal sindaco in questi anni abbiamo sentito solo progetti annunciati e non terminati. Basti pensare al piano di riqualificazione della Palombella, archi e stazione, escluso dai finanziamenti statali; al Mercato delle Erbe, il costo di 2,5 milioni è troppo alto per i privati; al fallimento delle asfaltature delle strade. E poi al cantiere dell’Asse Nord/Sud che doveva essere concluso a settembre 2015; tanti proclami sul Waterfront ma che fine farà il Nautico?».

«Pergolesi chiuso, Uscita Ovest cancellata – ma che sindaco e Autorità Portuale hanno commentato come una buona notizia- Fondazione Muse castrata, i lavori al Viale della Vittoria a rilento, le verifiche di vulnerabilità sismica fatte solo in alcune scuole- commenta Fabrizio Del Gobbo, dirigente nazionale FdI-AN-. Sono due anni e mezzo che la città è a zero. Ancona deve essere ricostruita dal punto di vista sociale, infrastrutturale, commerciale, economico e culturale».

Secondo Carlo Ciccioli, portavoce regionale FdI-AN, «La Mancinelli ha una deriva legale e gestisce la città come un legale gestisce un Cda. Troppe azioni maldestre: dall’arredo urbano di Corso Garibaldi alla mostra del Caravggio che ha attirato solo un 10% dei visitatori in confronto ai 40mila della mostra di Sgarbi ad Osimo. L’Uscita Ovest altro fallimento gestionale».

Per Stefano Benvenuti Gostoli, dirigente provinciale FdI-AN, è importante puntare sulle potenzialità turistiche di Ancona e sulla sicurezza, strettamente legata al tema dell’integrazione. «Invece che andare verso una società multiculturale, ci sono appartamenti con solo immigrati e classi con solo bambini extracomunitari a causa del menefreghismo del Comune verso le politiche abitative e scolastiche».

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