Fano, alla Rocca Malatestiana la mostra "Artisti per Dante"
Pesaro

Fano, dal 26 agosto al 19 settembre alla Rocca Malatestiana la mostra “Artisti per Dante”

La Mostra offre una lettura contemporanea della Divina Commedia, la cui restituzione visiva è affidata al composito gruppo di artisti chiamato a costruire un percorso fatto di immagini

Artisti X dante
Artisti X dante

FANO – La Città della Fortuna ha preso molto sul serio l’anniversario della scomparsa del Sommo Poeta. A testimoniarlo, senza ombra di dubbio, i tanti eventi organizzati che rientrano nel più ampio progetto FanoXDante. I prossimi giorni, al già ricchissimo mosaico, si aggiungerà un nuovo tassello: verrà inaugurata il 26 agosto (e sarà visitabile fino al prossimo 19 settembre) la mostra “Artisti per Dante“. L’esposizione sarà ospitata nel suggestivo Salone della Rocca Malatestiana e verrà introdotta dal critico d’arte Claudio Cerritelli.

L’esposizione, curata dal professor Giovanni Bellantuono e dal già direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Brera Gastone Mariani, propone oltre sessanta opere su carta, ispirate alle terzine della Divina Commedia e realizzate da altrettanti artisti di chiara fama.

La Mostra offre una lettura contemporanea della commedia, la cui restituzione visiva è affidata al composito gruppo di artisti chiamato a costruire un percorso fatto di immagini su supporti della stessa grandezza, come a restituire allo spettatore le illustrazioni di un ipotetico libro raffigurante i versi della visione poetica dantesca.

«Lo spettatore – spiega il critico Claudio Cerritelli – è invitato a decifrare le forme di questo speciale tributo a Dante alla luce di molteplici visioni che restituiscono il senso del mistero, del riverbero interiore, della tensione corporea congiunta alle diverse temperature emotive e intellettuali della sua immaginazione poetica».

Senza vincoli strettamente filologici, la mostra è un invito a immergersi in un viaggio esplorando i diversi punti di osservazione, quelli che Cerritelli definisce «trasmutazioni visive del linguaggio poetico», come suggerisce la parola “illustrazione”, una forma di trasferimento, ossia di traduzione: dalla parola di Dante alla tela, alla carta.

«Celebrare i 700 anni dalla morte di Dante – specifica il sindaco Massimo Seri – diventa per la città di Fano più che mai doveroso, dal momento che, più di mezzo millennio fa, grazie al Sommo Poeta, essa comparì sia nel canto V del Purgatorio, facendo da sfondo alle vicende che coinvolsero Jacopo del Cassero fra i principali protagonisti della politica duecentesca italiana, fino alla sua morte violenta in quel di Venezia, che nel canto XXVIII dell’Inferno, questa volta con Guido del Cassero e Antonello da Carignano, che invece furono uccisi al lago di Cattolica. Questa mostra – continua Seri – offre alla nostra città la possibilità di ricordare un pezzo di storia densa di significati ancora vivi e mai perduti».

Dopo l’allestimento a Fano, la mostra sarà ospitata dal Palazzo della Permanente di Milano e in seguito, in chiave virtuale, presso sedi prestigiose degli Istituti Italiani di Cultura.

© riproduzione riservata