JESI – Una brutale aggressione si è consumata sabato sera (5 luglio) verso l’1.30 in pieno centro, lungo la centralissima via Cavour che collega piazza della Repubblica a via Mura Occidentali.
Quello che i residenti hanno visto dalle loro finestre, resterà impresso nella loro mente per molto tempo: un ragazzo svenuto a terra e il suo aggressore che gli saltava sulla testa e lo prendeva a calci senza pietà. «Muori, ti uccido!», continuava a urlare.
L’aggressore è un 21enne di origini ucraine, già noto alle forze dell’ordine per altri episodi simili avvenuti nei mesi scorsi, nonché per danneggiamenti ad alcuni locali del centro. Secondo quanto riferito dai testimoni, che hanno chiamato il 112 e sporto denuncia, l’uomo a terra non reagiva. E veniva raggiunto da calci e pugni sferrati. Quando, con il volto sanguinante cercava di rialzarsi, l’altro gli chiudeva la testa in una morsa, tirandogli dei pugni in faccia, fino a farlo cadere sull’asfalto privo di conoscenza. Pur vedendolo a terra svenuto, l’aggressore non si è fermato, anzi ha preso la rincorsa e gli è saltato sopra la testa con tutto il peso del corpo, per ben 2 volte.
I residenti, affacciati alle finestre svegliati nel cuore della notte dai rumori provenienti dalla strada, hanno assistito il loro malgrado alla scena e hanno tentato urlando squarciagola, di fermare la furia di quel giovane. Gli hanno detto di smetterla altrimenti lo avrebbe ucciso, hanno minacciato di chiamare i carabinieri, ma nulla sembrava poterlo fermare. Anzi, con una collera sempre più crescente ha rivolto pesanti minacce anche a quei residenti che tentavano di bloccarlo.
Per queste pesanti minacce di morte, i residenti lo hanno denunciato ai carabinieri. Ma sembra che non siano le prime, anzi andrebbero ad aggiungersi alle altre che il ragazzo ha collezionato per altre sue bravate in centro: si tratta infatti della stessa persona che il 16 giugno aveva scatenato il caos in un locale, spintonando a terra una donna e procurandole la frattura del bacino.
L’aggressione sarebbe avvenuta di fronte ad altre due persone: la fidanzata del 21enne e un altro ragazzo, che però non avrebbero fatto nulla per fermarlo. Sul posto sono intervenute 4 pattuglie dei carabinieri e un’ambulanza. Non è chiaro come abbia potuto, date le condizioni, ma il ferito in tutto quel trambusto aveva ripreso i sensi e si era allontanato. Il 21enne è stato raggiunto da un Daspo urbano.