Fabriano: chiusa una pizzeria per gravi violazioni delle norme
Jesi-Fabriano

Fabriano: chiusa una pizzeria per gravi violazioni delle norme igienico-sanitarie e sulla sicurezza

È il risultato di un’operazione congiunta dei militari della locale Compagnia con quelli del Nas e del Nil di Ancona. Denunciato inoltre un automobilista in stato di ebbrezza e segnalati 5 assuntori di cocaina e hashish

I militari del Nas e Nil

FABRIANO – Violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per la mancata formazione dei lavoratori, in materia di privacy per l’istallazione di telecamere in violazione delle norme dello Statuto dei Lavoratori, ed in materia sanitaria, per mancanza dei requisiti minimi di igiene dei locali previsti dalle norme. È stata inoltre accertata la presenza di un lavoratore in nero. Per queste violazioni, sospensione dell’attività di una pizzeria di Fabriano ed elevata una sanzione di oltre 25mila euro. La titolare del locale è stata segnalata alla Procura della Repubblica. Questo uno degli esiti dei controlli congiunti da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Fabriano con i colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona effettuato martedì scorso. Controlli partiti anche a seguito di segnalazioni pervenute da alcuni cittadini che avevano evidenziato possibili irregolarità.

I controlli dei Carabinieri

I controlli

Parallelamente a questa attività, i militari di Fabriano hanno predisposto un servizio di controllo del territorio per prevenire qualsiasi tipologia di reato e portare un segnale della grande attenzione dell’Arma contro ogni episodio di malcostume ed illecito che possa incidere negativamente sulla percezione di sicurezza da parte della comunità. I risultati non sono mancati. Un 20enne residente nella provincia di Chieti è stato sanzionato, perché trovato alla guida con tasso alcolemico superiore di oltre il doppio alla soglia consentita. Mentre 5 giovani, sorpresi in possesso di cocaina ed hashish per uso personale, sono stati segnalati quali assuntori alla Prefettura di Ancona.