PESARO – Chiude l’arbitro nello spogliatoio e lo picchia. A compiere questi gesti il genitore di un calciatore della Vis under 13 che rinchiude e picchia l’arbitro 19enne. È successo domenica pomeriggio, 8 giugno, allo stadio Comunale di Arezzo dove, nella finale del memorial Mirko Poggini, si sono affrontate le selezioni della squadra locale e della Vis Pesaro.
Ma al termine della partita, durante le premiazioni, il genitore di un calciatore biancorosso ha raggiunto il direttore di gara, un ragazzo di soli 19 anni, lo ha chiuso dentro lo spogliatoio. Sono dovuti intervenire i presenti ed i carabinieri a interrompere il pestaggio. Il giovane direttore di gara è stato portato in ospedale, l’aggressore è stato identificato anche grazie all’aiuto dei dirigenti della Vis Pesaro.
La Società Sportiva Arezzo scrive sui social: «Condanniamo con assoluta fermezza il gravissimo episodio avvenuto domenica 8 giugno, allo Stadio “Città di Arezzo” al termine della finale del Memorial “Mirko Poggini”, manifestazione dedicata alla categoria Under 13 che ha visto protagonisti i ragazzi di Arezzo e Vis Pesaro. Mentre erano in corso le premiazioni, una persona – genitore di un giovane calciatore della Vis Pesaro – si è introdotta all’interno dello spogliatoio del direttore di gara e ha aggredito l’arbitro, causandogli lesioni che hanno richiesto il ricovero in pronto soccorso. I dirigenti della S.S. Arezzo, immediatamente intervenuti, hanno contribuito all’identificazione dell’aggressore grazie anche alle immagini registrate all’interno dell’impianto. L’uomo è stato fermato dalle forze dell’ordine».
Una nota ufficiale della S.S. Arezzo che condanna l’episodio. «Sono allibito – dichiara il direttore del Settore Giovanile Paolo Bertini – e non riesco a capacitarmi di come una giornata di festa, pensata per bambini di 12/13 anni al loro primo approccio con il calcio a 11, possa trasformarsi in un atto di violenza così grave. A nome del Presidente Guglielmo Manzo e del Direttore Sportivo Nello Cutolo, esprimo la più totale solidarietà all’arbitro aggredito e alla sezione AIA di Arezzo. La loro presenza oggi è stata garanzia di qualità e correttezza, in un torneo dove solitamente sono i dirigenti a ricoprire il ruolo arbitrale. L’episodio è di una gravità inaudita e lo condanniamo con tutte le nostre forze».
La Società sottolinea come la collaborazione del responsabile della Vis Pesaro abbia contribuito all’identificazione dell’aggressore, che adesso dovrà rispondere penalmente del proprio gesto.