Pesaro

Sanità, Ruggeri: «Acquaroli non lasci campo libero ai privati: i 50 posti letto restino a Fano»

La consigliera chiede che i 50 posti di ortopedia, risalenti al protocollo Regione-Comune di Fano del 2018 e originariamente assegnati a una clinica privata da realizzare a Chiaruccia di Fano, rimangano nella città della Fortuna

FANO – «La mobilità passiva si contiene potenziando il servizio pubblico e in particolare nella provincia di Pesaro Urbino, dove il fenomeno è più accentuato e oneroso per la Regione».

La capogruppo consiliare dei 5 Stelle, Marta Ruggeri, interviene nel dibattito sugli investimenti privati nel settore della sanità locale. Il tema ha ripreso vigore negli ultimi giorni dopo che il gruppo Romani ha rilanciato il progetto di realizzare una clinica a vocazione ortopedica presso le terme di Carignano, mentre l’attuale struttura socio-sanitaria di Villa Fastiggi sarà acquistata da parte del gruppo Sansavini per farne una Cotignola marchigiana con posti letto di ortopedia.

La consigliera pentastellata fa il punto su quanto sta accadendo nella Valmetauro: «Il fatto che diversi gruppi imprenditoriali stiano uscendo allo scoperto, districandosi con scioltezza tra le tante incognite che affollano il dibattito e dando l’impressione di avere parecchie certezze in tasca, dice molto del vuoto lasciato dalla giunta Acquaroli sulle scelte strategiche in merito alla sanità. La verità è che i privati fanno il proprio mestiere e hanno fiutato la mancanza di una regia chiara da parte della Regione che, per esempio, non riesce a pronunciarsi chiaramente sulla destinazione dei 50 posti letto per acuti, attribuiti alla provincia di Pesaro e Urbino ormai cinque anni fa ma ancora rimasti sulla carta. Forse è il caso che i partiti di centrodestra, usciti vincitori dalle elezioni regionali grazie a tante promesse disattese, esprimano una volta per tutte quale sia il loro indirizzo al riguardo, senza trincerarsi sempre e comunque dietro lo specchietto per allodole del piano socio-sanitario, che ormai si fa attendere più del Godot di Beckett».

«I 50 posti di ortopedia, risalenti al protocollo Regione-Comune di Fano del 2018 e originariamente assegnati a una clinica privata da realizzare a Chiaruccia di Fano, devono rimanere nella stessa città ed essere implementati presso l’ospedale Santa Croce, così ha chiesto il consiglio comunale cittadino tramite l’approvazione di una mozione. Inoltre non vorrei che la provincia di Pesaro Urbino diventasse terra di conquista per i privati, di conseguenza ribadisco con forza che la gestione della sanità debba rimanere nelle mani del servizio pubblico. Una valutazione di carattere generale, di visione complessiva, che esce rafforzata dalla vicenda del Covid».

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