Marche, ecco i "Luoghi del Cuore" del 12esimo censimento del Fai
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Marche, ecco i “Luoghi del Cuore” del 12esimo censimento del Fai

Il 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, dedicato alla cura e alla valorizzazione dei luoghi italiani più amati, si chiude con 2.316.984 voti raccolti. Ecco i siti più votati nelle Marche

Nidastore, Arcevia (AN), foto di Katia Kamplone © FAI
Nidastore, Arcevia (AN), foto di Katia Kamplone © FAI

Il 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, dedicato alla cura e alla valorizzazione dei luoghi italiani più amati, si chiude con 2.316.984 voti raccolti. «Una straordinaria espressione di coinvolgimento attivo e coesione sociale; la conferma che il programma, promosso da Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo, rappresenta il più importante ed efficace strumento di partecipazione diretta dei cittadini alla tutela del patrimonio del Paese», spiega il Fondo per l’Ambiente Italiano.

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All’adesione delle singole persone si è accompagnata infatti quella delle comunità: 196 registrate in tutta Italia, sotto forma di associazioni e comitati spontanei, ma anche Comuni e Parrocchie. Gruppi radicati sui territori, che hanno scelto il censimento del Fai per esprimere l’attaccamento ai luoghi, insieme all’urgenza di proteggerli e valorizzarli, riconoscendone in tal modo il valore identitario.

In questa edizione sono ben 221 i luoghi – mai così tanti – ad aver superato la soglia minima di 2.500 voti che garantisce la possibilità di partecipare al Bando, aperto da oggi all’11 settembre, per sostenere progetti di restauro e valorizzazione culturale. Mai così tanti, inoltre, i luoghi che hanno superato i 10.000 voti, che si trovano in ben 13 diverse regioni: numeri da record, mai raggiunti in precedenza.

I luoghi del cuore nelle Marche, i più votati

Nidastore, Arcevia (AN) – 11153 voti
Nidastore è il più settentrionale dei nove castelli di Arcevia (AN), nella valle del fiume Nevola, ai confini con il territorio pesarese. Ognuno di essi è di fatto un piccolo borgo, con caratteri distintivi che si sono mantenuti fino a oggi. Abitato di forma allungata, Nidastore deve il suo nome agli astori, i falchi usati per la caccia nel Medioevo e la sua fondazione dovrebbe infatti risalire agli inizi del Duecento. Il borgo sorge in un territorio paesaggisticamente quasi intatto e la sua struttura attuale risale ai rifacimenti della seconda metà del ‘400. La cinta muraria, su cui poggiano le abitazioni e alcuni palazzi con portali cinquecenteschi e seicenteschi, è ben conservata. La chiesa di San Sebastiano, cuore religioso del “castello”, custodisce una Crocifissione cinquecentesca. Nidastore rappresenta un importante patrimonio culturale, ideale per chi desideri immergersi nella storia e nella bellezza di un borgo autentico e ricco di storia. Per promuovere le sue peculiarità è stato votato al censimento dal comitato “Nidastore”.

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Chiesa e chiostro di Sant’Angelo Magno, Ascoli Piceno – 6996 voti
Entrambi facevano parte di un monastero femminile di probabile origine longobarda, realizzato in posizione elevata rispetto all’abitato, nell’odierno Sestiere Piazzarola. Un’attestazione precisa risale al 1218, quando l’imperatore Ottone II ne fa dono al vescovo della città. Fu sede di monache benedettine, poi clarisse, fino al 1460, quando le religiose furono obbligate a trasferirsi lasciando il posto ai monaci olivetani. Dopo un breve passaggio ai camaldolesi nel 1830, il complesso fu soppresso e passò quindi al neonato Regno d’Italia nel 1861. Gravemente danneggiata dal sisma del 2016, la chiesa, chiusa da allora, era tornata al centro dell’attenzione cittadina nel 2018 proprio grazie al censimento “I Luoghi del Cuore”, quando fu votata da quasi cinquemila persone. Dal censimento è partito l’iter, lungo e complesso, conclusosi con l’approvazione di un progetto esecutivo, che porterà a restituire la chiesa alla città. La nuova partecipazione vuole porre l’attenzione sul chiostro seicentesco, decorato da 36 lunette che narrano la Vita di San Benedetto, in un ricco ciclo affrescato anch’esso bisognoso di restauro. I volontari del FAI di Ascoli Piceno insieme al gruppo FAI giovani, hanno sostenuto la candidatura di questo luogo.

Palazzo del Marchese del Grillo, Fabriano (AN) – 4357 voti
Nel cuore antico di Fabriano, tra le vie strette di Castelvecchio, sorge il Palazzo del Marchese del Grillo, storica dimora che conserva intatto il fascino aristocratico del passato. Appartenuto all’eccentrico Onofrio Del Grillo, nobile realmente esistito e reso celebre dal cinema con l’interpretazione di Alberto Sordi, l’edificio testimonia secoli di storia familiare e urbana. Acquistato nel XVII secolo dai Del Grillo, custodisce scaloni scenografici, cucine con camini monumentali e ambienti nobiliari affacciati sul Palazzo del Podestà. Negli spazi retrostanti si trovavano un pozzo, una neviera e le stalle per cavalli e carrozze. Nonostante il valore storico e architettonico, il sito resta oggi poco conosciuto e bisognoso di valorizzazione culturale. Per questo motivo è stato inserito tra “I Luoghi del Cuore”, con l’intento di riaccendere l’interesse per un patrimonio che racconta le radici culturali delle Marche e l’eredità di uno dei suoi personaggi più iconici.

Chiesa e affresco della Madonna della pietà, Acquaviva Picena (AP) – 3590 voti
Appena all’esterno delle mura storiche di Acquaviva Picena sorge la chiesa della Madonna della Pietà, piccolo gioiello architettonico a pianta poligonale sormontato da una cupola a spicchi. Al suo interno è custodito un affresco cinquecentesco che raffigura una straordinaria Pietà: la Madonna dai lunghi capelli biondi sciolti, avvolta da un manto celeste, regge il corpo del Figlio con una forza materna intensa e inusuale. La scena, completata da due angeli e un cielo stellato, presenta tratti unici nel panorama dell’arte sacra. Purtroppo, l’opera versa in gravi condizioni a causa dell’umidità e della mancata manutenzione. Il sito, oggi aperto solo in rare occasioni, rischia di perdere per sempre i dettagli che rendono questo affresco un caso eccezionale. Per questo motivo, il Comitato “Madonna della Pietà” ha partecipato al censimento “I Luoghi del Cuore”, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità e avviare un intervento di restauro urgente.