Staffolo, finestre divelte e soggiorno a soqquadro: non era un ladro ma una volpe - Jesi-Fabriano
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Staffolo, finestre divelte e soggiorno a soqquadro: non era un ladro ma una volpe

A scoprire il mistero sono stati alcuni cacciatori amici del medico che hanno riconosciuto le impronte e i segni dei denti

STAFFOLO – Tre finestre e un finestrone completamente divelti e trovati a terra, un televisore sul pavimento, mobili a soqquadro. Una scena che, a vederla così, sembra essere chiaramente opera di un ladro penetrato nell’abitazione nottetempo. Ma nella casa di campagna del dottor Augusto Melappioni, ex medico dell’ospedale di Jesi e politico, non mancava nulla. E le altre stanze della casa erano intatte. Così come il portone d’ingresso e il recinto. Un curioso episodio di cui lui stesso ci ha raccontato i contorni.

Massaccesi auto DR
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Erano troppi strani indizi, tanto che prima di contattare il 112 il dottore ci ha pensato su. Da un rapido sguardo s’è accorto di peli bianchi sul pavimento e di segni, come di graffi o morsi sulle finestre…. «Certo inizialmente ho pensato ai ladri, tale era il disordine che ho trovato ieri pomeriggio (martedì) – ci racconta Melappioni – poi la casa è nelle campagne di Staffolo, molto isolata..però non mancava nulla, solo il soggiorno era sottosopra, tuttavia cassetti e ante erano chiusi, il frigo pieno… Poi ho visto dei peli bianchi a terra, strani segni come di morsi sulle finestre e ho pensato a qualche animale selvatico. Così ho scattato delle foto e le ho mostrate ai miei amici cacciatori, che si sono insospettiti e sono venuti a fare un sopralluogo con tanto di lente d’ingrandimento. Infatti hanno trovato delle impronte su un mobile e quei segni sulle finestre che effettivamente erano di morsi. Ho pensato a un lupo, ma mi hanno spiegato che dalla dentatura e dalle tracce di pelo rinvenute poteva essere soltanto una volpe….».

E come poteva essere entrata in casa? In realtà, ci spiega ancora il proprietario, una delle finestre – quella che poi è stata divelta e trovata sul pavimento – viene sempre lasciata un po’ accostata, per permettere alla gatta di famiglia di entrare e uscire autonomamente, quando ha fame. «Però è un pertugio stretto, ci passa giusto lei – continua – quindi un lupo non ci potrebbe passare, ma una volpe sì. Deve essere entrata, nonostante i miei due cani maremmani che scorrazzano liberi in cortile, e magari non riuscendo a ritrovare la via d’uscita deve essersi sentita in trappola e aver combinato tutto questo disastro…. Le volpi possono essere molto aggressive e violente. Pazienza, sistemerò tutto, in fondo quando si sta in campagna bisogna avere rispetto non solo della natura ma anche di chi la popola…. Anche con la frutta e la verdura sono abituato a fare a metà! L’importante è che i due cani e la gatta non siano stati aggrediti».

Il soggiorno a soqquadro

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