A Esanatoglia "Venilà": il progetto di vita dei ragazzi speciali
Macerata

Ad Esanatoglia ecco “Venilà”: il progetto partecipato di vita dei “ragazzi speciali”

Nasce nel Maceratese una splendida realtà, “Venilà”, un ristoro di comunità, un progetto di vita partecipato che si trova all’interno di Palazzo Lab

Il luogo in cui è stato aperto Venilà
Il luogo in cui è stato aperto Venilà

MACERATA – Nel cuore di Esanatoglia nasce una splendida realtà, “Venilà”, un ristoro di comunità, un progetto di vita partecipato che si trova all’interno dello storico Castello Malcavalca, denominato ora Palazzo Lab.

La struttura risalente al 1198, si trova in località Palazzo, ed è stata inaugurata nel 2021, dopo i lavori di ricostruzione post sisma 1997. Il taglio del nastro di “Venilà” oggi (1 maggio). 

Il nome “Venilà” nasce da una locuzione dialettale che è tipica dell’alto maceratese, tra Esanatoglia e Matelica, la quale significa ‘vieni qui’. 

Adua Rossi, presidente dell’associazione “Lulù e il Paese del Sorriso” ha così spiegato il progetto: «Il ristoro è soltanto un primo passo che fa parte di un progetto più ampio che si chiama “TIN tutto intorno a noi”, nato per creare opportunità di lavoro, mi sto riferendo soprattutto a persone con disabilità intellettiva e anche motoria a volte. Però non è diretto solo a loro ciò – ha precisato -, noi con la cooperativa sociale, creeremo dei sostegni ragionevoli, questa è un po’ la nostra specialità. Come associazione di promozione sociale ideiamo eventi di sensibilizzazione e convegni dove la parola chiave è inclusione che sia sociale o lavorativa, come in questo caso». 

La presidente Rossi ha svelato che l’obiettivo principale di “Venilà” è quello di creare tante opportunità di lavoro: «Ora abbiamo all’interno cinque dipendenti, due i ragazzi speciali. Vogliamo coinvolgerli anche in altri modi proprio per dare opportunità e far capire alla persona che ci sono attività che gli possono piacere, come quella lavorativa. Tutte le modalità di coinvolgimento vanno studiate a hoc per ogni persona».

Il menù del ristorante sarà fisso e con cucina tradizionale, quasi storica, tutto sarà su prenotazione, Adua Rossi ha raccontato: «Avremo una modalità organizzativa un po’ atipica per quanto riguarda l’essere un ristorante, però sarà proprio questa la nostra caratteristica».